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Sampdoria-Inter, Quagliarella: «Avrei dovuto incazzarmi di più»
Sampdoria-Inter, Quagliarella in zona mista si prende la responsabilità della sconfitta: «Zitti e pedalare, ci vuole rispetto per la maglia»
Fabio Quagliarella è scuro in volto quando, al termine di Sampdoria-Inter, si presenta ai microfoni della zona mista. La sconfitta per 5-0 è pesante ma la cosa che la rende ancora più penalizzante è che segue alla già grave sconfitta maturata a Crotone. Il capitano non usa mezzi termini e richiama tutti i compagni di squadra all’umiltà, al lavoro e al rispetto dei tifosi e della maglia della Sampdoria: «Oggi doveva essere la partita del riscatto dopo la figuraccia di Crotone, non lo è stata e anzi abbiamo fatto un’altra brutta figura. Dobbiamo stare zitti e pedalare, ma soprattutto chiedere scusa ai tifosi che hanno dimostrato – a Crotone ed oggi – che ci sono sempre stati, cantando fino al novantesimo, sebbene già nel primo tempo il risultato fosse di 4-0. Dobbiamo lavorare e pensare a sollevarci. La sconfitta di Crotone ha fatto male e ci ha fatto perdere fiducia, sappiamo che il calcio è così: ci sono momenti belli e brutti, ma i giocatori veri si vedono dopo questa sconfitte. Bisogna azzerare tutto, quelli che andranno in Nazionale è necessario che tornino e si mettano subito concentrati sul prossimo impegno: c’è da rispettare una maglia e la propria dignità».
«Le sconfitte lasciano sempre qualcosa di negativo addosso soprattutto se fai una prestazione così: bisogna ripartire perché non eravamo fenomeni prima, nemmeno scarponi adesso. Serve un bagno di umiltà. In questo momento non c’è nulla da dire, se ci fosse bisogno di parlare significherebbe che non avremmo capito nulla del nostro lavoro e della maglia che indossiamo. Zitti e pedalare: ci toccano quindici giorni non belli, ma il calcio è anche questo. Mi auguro che non ci sia la pancia piena, sarebbe ancora più grave di prendere quattro gol a partita. L’umiltà è alla base di tutto. Forse io da capitano dovevo dare meglio l’esempio, forse mi devo incazzare di più: qualcosa faremo perché perdere così non è stato bello. Giampaolo al termine del match ci ha detto quello che doveva dire, ma la colpa è solo nostra, non è dell’allenatore. Immagino che Ferrero non sia contento, è giusto che sia arrabbiato ma non è venuto negli spogliatoi».