Prina, mister Entella: «Mihajlovic? Mi piace tantissimo, lo stimo» - Samp News 24
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2014

Prina, mister Entella: «Mihajlovic? Mi piace tantissimo, lo stimo»

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La cittadina di Chiavari si prepara a vivere un grande evento che questa sera andrà in scena sul parto del Comunale, quando la Virtus Entella affronterà la Sampdoria di mister Mihajlovic. Dopo la grande festa per la promozione in Serie B, per i ragazzi di mister Luca Prina ci sarà l’occasione di confrontarsi con una squadra della massima serie.

ONORE – Grande emozione non solo per i giocatori che scenderanno in campo, ma anche per il mister dei biancoazzurri, che potrà stringere la mano al collega Sinisa Mihajlovic: «Sarà un grande onore. Io sono un tifoso dell’Inter, lui è stato un grande campione e l’allenatore in seconda dei nerazzurri. Mi piace tantissimo, lo stimo anche se non lo conosco personalmente».

TUTTO ESAURITO – I biglietti disponibili per l’amichevole di questa sera sono stati polverizzati in pochissime ore: tutto esaurito lo stadio “Comunale” di Chiavari. Ci si aspetta una grande festa sugli spalti: «Sono contento soprattutto per il nostro presidente Gozzi – dice mister Prina ai taccuini de Il Corriere Mercantile –. Tifa Samp, questa amichevole verrà ricordata come un’altra bellissima tappa del nostro percorso. Sarà una grande festa. Entrare al Comunale sarà emozionante. Dico con orgoglio che lo è stato anche l’anno scorso quando era tutto esaurito per vedere soltanto la nostra Entella».
Un calcio d’agosto che potrebbe regalare qualche sorpresa:«Per noi sarà soprattutto un utilissimo allenamento. In questo momento della stagione la parola d’ordine deve essere ‘lavori in corso’. Mancheranno molte pedine. Mi piacerebbe che il pubblico salutasse con un applauso quei giocatori che l’anno scorso hanno scritto una pagina storica».

LAVORO DURO – «Prina sa di non essere un tecnico di Serie B – continua l’allenatore -, ma di essersi conquistato la possibilità di allenare tra i professionisti. Ho avuto la fortuna di trasformare una grande passione in un lavoro. Anche se guidare una squadra di calcio per me non sarà mai un lavoro. Vivo in un mondo in cui devi sbagliare pochissimo, ma mi sento forte perché ogni giorno ho voglia di migliorarmi». Prosegue il condottiero dell’Entella: «Io posso dire che in panchina posso esprimere me stesso. Sto male quando mi manca il campo. Sono sereno dopo che la squadra ha disputato un buon allenamento. La quotidianità la sento sulla pelle – rivela Prina -. Fare l’allenatore era il mio sogno. Ho iniziato nelle giovanili. Mi sembrava di allenare il Real Madrid».

DALLA BANCA ALLA PANCHINA – Quella di lasciare un posto fisso e sicuro in banca non fu una scelta così facile: «Esattamente dieci anni fa ho vinto il mio primo campionato Promozione con una squadra di un quartiere di Biella, la mia città. Fu un’impresa, ma la notte dopo non mi sentivo appagato. Volevo molto di più». Una riconferma sulla panchina della Virtus Entella cui molti non credevano: «Questo mi ha ferito e mi ha fatto riflettere. A posteriori mi ha reso ancora più forte. Devo dire grazie al presidente Gozzi, a Matteazzi e Superbi. Mi hanno dato fiducia e credono in me. Tre persone che non sono cambiate. Oggi come il primo giorno: profilo basso e rispetto dei ruoli. Questo ci permette di essere così e mettere sempre al primo posto il bene dell’Entella».

COMPATTEZZA E CORAGGIO – L’unione fa la forza, si dice e proprio così la pensa Luca Prina che l’anno scorso ha dovuto superare diverse difficoltà durante la stagione: «Esatto, l’anno scorso abbiamo perso a San Marino perché si dava per scontato che fosse tutto facile, visto che in 25 gare avevamo perso solo due volte. Siamo stati bravi a rialzare la testa, pur feriti da tante voci come quella secondo cui i giocatori si sarebbero venduti la partita. Falsità ignobili che ci hanno resi ancora più forti. Il nostro gruppo è composto da uomini veri».
«Mi piacciono gli allenatori che hanno il coraggio di portare avanti delle idee e vorrei anche io essere stimato per questa dote. Sono per quei tecnici che hanno scalato la montagna anno dopo anno. Gli Orrico di turno, oggi Zeman, Conte, Sannino di cui sono stato il vice».
Il prossimo anno, in Serie B, ci saranno colleghi molto più esperti di lui: «Penso ad un allenatore con l’esperienza e il carisma di Walter Novellino. Per me sarà un orgoglio affrontarlo. Molti non sanno neppure chi è Prina, spero di farmi conoscere durante la gara, grazie ai miei ragazzi. Sono i giocatori che rendono bravo un allenatore».

GRAZIE GOZZI! – Il presidente della Virtus Entella ha reso possibile questo sogno e per questo motivo mister Prina deve molto a questa persona: «Un titolo sul giornale? Un titolo sul presidente Gozzi. Gli devo tanto. Per molti giocatori è un secondo padre. L’anno scorso il giorno prima di Cremona ha fatto un discorso alla squadra da pelle d’oca. Non lo dimenticherò mai. Quindi il sommario dedicato a Matteazzi e Superbi, alla squadra e al mio staff. Io vengo dopo…Un sogno? Il primo giorno che sono arrivato a Chiavari ho detto al nostro storico magazziniere Sergio Baratta: “Vedrai che tra qualche anno ti porto a San Siro a sfidare l’Inter”. Magari in Coppa Italia quel sogno può diventare realtà…», ha concluso Prina.

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