Prima conferenza stampa stagionale di Delio: «Squadra praticamente completa. Voglio giocatori con senso di appartenenza. Obiettivi? Preferisco il lavoro alle parole» - Samp News 24
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2013

Prima conferenza stampa stagionale di Delio: «Squadra praticamente completa. Voglio giocatori con senso di appartenenza. Obiettivi? Preferisco il lavoro alle parole»

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E’ arrivata anche la prima conferenza stampa della nuova stagione del Mister blucerchiato, Delio Rossi.
«Ho più di trenta giocatori, più completa di così!»
Inizia con queste parole il tecnico che guiderà i blucerchiati al ritiro di Bardonecchia e, poi, per tutto il campionato 2013/2014, rispondendo in questo modo ad una domanda sulla completezza della rosa blucerchiata. 

«Partiamo da un presupposto: io sono venuto l’anno scorso a dicembre, mi era stato chiesto di iniziare un percorso e di salvare la squadra in tempi anche abbastanza brevi. Abbiamo centrato l’obiettivo e abbiamo fatto delle scelte, tenendo con noi giocatori con tre caratteristiche: usando un acronimo, devono avere la F: Fame; poi la T, di Talento e la P della Passione.
La Samp vuole anche giocatori dalla tripla A: serve gente altruista, ambiziosa – l’80% delle squadre è più forte di noi – e, soprattutto, con il senso di appartenenza.
Tutti devono sapere che qui a Genova vengono in un grande club, con la sua storia e che avrà un grande futuro.
Se devi convincere troppo alcuni giocatori a venire alla Samp, allora preferisco vederli giocare da un’altra parte».

LA ROSA. «Qualcuno andrà sicuramente via – spiega Rossi – , ma penso che faremo anche qualche acquisto mirato qualora in campo dimostrassimo di averne bisogno, anche se la rosa è quasi completa.
L’anno scorso, se non erro, eravamo la seconda rosa più giovane dopo l’Udinese, ma per questo campionato abbiamo fatto diverse scelte. Dovremo essere bravi tutti, a cominciare da me a dai miei collaboratori; serve tempo, però: non si può avere tutto e subito, ma statene certi: giocheremo il nostro campionato.
Magari quel “gap” dell’esperienza lo copriremo con qualche altro valore importante».
E su un nome di rilievo per l’attacco: «L’esperienza non è per forza sinonimo di qualità. Non so che punta esperta arriverà, non è nemmeno detto che arriverà una punta esperta». 

OBIETTIVO. «L’obiettivo della Sampdoria è riuscire a salvarci prima della scorsa stagione e, magari, toglierci qualche soddisfazione. Credo però che non bisogna già fissare gli obiettivi: meglio lavorare tanto e parlare poco».

MODULO. «Il nostro è uno dei campionati più competitivi. Il modulo che useremo? Molti avranno un sistema di gioco preferito, ma io dico invece bisogna confrontarci con la realtà di gioco: penso partiremo a grandi linee come l’anno scorso, ma cercheremo sicuramente di migliorare per la qualità del gioco».

GABBIADINI E SALAMON. «Se è arrivato a Genova, vuol dire che è molto convinto di voler giocare alla Sampdoria. E’ giovane, ma ha già qualche anno di Serie A alle spalle e bisogna anche dire che non ha ancora espresso a pieno le sue capacità. Non vorrei però che si mettesse troppa pressione su di lui, non è un giocatore che fa una squadra, serve che anche gli altri facciano bene. Siamo convinti, però, di avere una squadra competitiva per il nostro obiettivo; sicuramente è una squadra che si è ringiovanita, ma sarà il campo a dire come siamo messi realmente. Salamon? Se giocherà in difesa o a centrocampo non lo so ancora, ma io l’ho voluto per entrambe le caratteristiche».

DE SILVESTRI. «Io penso che il senso di appartenenza sia importante e credere nel gruppo in cui si gioca: lui ha voluto fortemente venire – anzi, rimanere – alla Sampdoria. Zaza? Non lo conosco, non posso giudicare le sue scelte. Posso dire invece di Lorenzo perché lo conosco da tempo e devo anche dire che può e deve essere un esempio per senso di appartenenza».

DRONE. «Il drone? Sono più legato alle tradizioni che alle innovazioni, ma se serve realmente ci adeguiamo. Non sono ancora abituato, ci metterò un pochino (ride, ndr)». 

KRSTICIC E OBIANG. «Hanno voluto rinnovare e, per come giocano loro, hanno dimostrato sul campo di avere grandi qualità: forse il reparto migliore in assoluto è stato il centrocampo e penso che quest’anno dsi debba comunque migliorare e maturare».

ROMERO. «Io credo che di qualità ne ha e per me Romero è il portiere della Sampdoria. Se poi mi accorgo che è però quello dell’ultimo periodo, allora dobbiamo fare altre valutazioni. Adesso è il portiere titolare. Da domani, che inizierà il vero ritiro, si allenerà con tutti gli altri».

RODRIGUEZ. «Aspetto cose diverse da un giocatore come lui, spero che sia arrivato il fratello giusto». 

ALLENAMENTI E RITIRO. «Io penso che possiamo migliorare solo lavorando. Se faremo meno degli altri, saremo purtroppo destinati ad andare indietro. Ma noi ci alleneremo come tutte le altre, proveremo anzi a fare meglio, partendo dal ritiro a Bardonecchia».

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