2013
Pozzi: «Qui per convincere che posso esser utile alla Samp»
L’impresa non era facile: ieri Nicola Pozzi, tramite l’aiuto di un traduttore, era pronto a dialogare sul social network cinese, Tencent Weibo, dove la Samp ha aperto un profilo negli ultimi mesi, creando un legame molto forte con i tifosi della Repubblica Popolare. Sul soprannome da usare in Cina, nessun dubbio: «Din don Pozzi». Come riporta il “Secolo XIX”, alcune domande sono state importanti anche per capire cosa vuole ottenere l’attaccante nella prossima stagione: «Voglio mettermi in discussione. Sono rientrato qui in punta di piedi dopo il prestito al Siena con lo volontà di convincere tutti sul fatto che anch’io posso entrare a far parte del progetto. Già durante le vacanze ho cominciato ad allenarmi da solo: niente di straordinario, ho fatto solo il mio dovere, proprio perché volevo arrivare in ritiro preparato. E visto quanto ci sta torchiando lo staff, ho fatto bene. Stiamo facendo tutti una gran fatica, ma nessuno si tira indietro».
Inevitabile anche una domanda sul gol che vorrebbe segnare nella prossima annata: «Non faccio previsioni. Spero di farne il più possibile e sopratutto di segnarne di “pesanti”, di quelli che ti portano punti in classifica». Il vero problema, per Nick, è rappresentato dalla mole di infortuni che spesso lo condizionano in stagione: «Cosa posso fare per prevenirli? Cercare di allenarmi bene e basta. Non ci sono pozioni magiche. Nella vita, poi, in tutte le cose ci vorrebbe anche un pizzico di fortuna. So che devo essere sempre il primo ad arrivare il campo e l’ultimo ad andar via. Ma questo non mi pesa affatto: ho troppa voglia di Samp dentro di me». Anche in Cina sono arrivate le parole del presidente di Garrone, che spera di vedere un Pozzi brillante quest’anno: «Spero di non deluderlo, poiché sono molto legato al presidente. Darò tutto me stesso quest’anno, come ho sempre fatto in carriera e, se possibile, anche qualcosa in più».
In Cina, poi, hanno visto anche le prime reti segnate contro la Rappresentativa di Val di Susa e quelle di Pozzi son piaciute molto: «Se ho ritrovato il fiuto del gol? Un attaccante spera di non perderlo mai. E’ vero che, negli ultimi mesi, non ho giocato, però certe qualità dovresti averle dentro e non perderle. E comunque mi alleno anche in funzione di questo, le amichevoli come quelle di mercoledì servono a trovare continuità. Servono anche ad aumentare l’affiatamento con i nuovi arrivati, visto che conoscevo Eder, ma non Sansone e Gabbiadini. La prima impressione è positiva, sta nascendo un bel gruppo». Il blucerchiato è sorpreso dei tanti simpatizzanti cinesi: «Non pensavo ce ne fossero così tanti, né della Samp, né miei».
Una domanda riguarda anche i ricordi più belli: «Sono legato a molti, ma due rimarranno nel mio cuore. Il primo riguarda il gol segnato a Udine, in un momento particolare della stagione Delneri, quando rischiavamo di finire in zona retrocessione e, invece, finimmo al quarto posto. Il secondo è quello di Varese, che sancì il ritorno in A. Un gol che ci siamo goduti insieme». Per concludere, arriva un invito ad andare in Cina: «Non ci sono mai stato, è una nazione che mi affascina. A me viaggiare piace molto e non escludo di andare anche lì, prima o poi. Magari nel frattempo hanno anche scelto il mio soprannome…».