Pozzi: «Reparto attaccanti completo. Il derby? Ci stiamo preparando al massimo»

Nella lunga intervista di Nicola Pozzi a “Il Secolo XIX”, c’è spazio per parlare anche di mercato. Un calciomercato lungo, durato 100 giorni, che però non ha visto la partenza del numero 9 blucerchiato, nonostante siano circolate alcune voci circa un suo trasferimento: «Diciamo che è stato il primo mercato tranquillo…più o meno…di questi ultimi anni della mia carriera».

La Sampdoria, dopo le partenze di Icardi e Maxi Lopez, ha dovuto necessariamente intervenire sul mercato, per fornire a mister Rossi altri due attaccanti. Uno, Gabbiadini, è arrivato agli inizi di luglio, mentre il secondo, Petagna, è arrivato proprio l’ultimo giorno di mercato: «Chiunque viene a dare una mano, chiunque fa il bene della Sampdoria e può renderla più forte è bene accetto. Chi era già qui ha cercato di accogliere i nuovi nel miglior modo possibile. E poi, tra l’altro, penso che sia molto facile inserirsi nel nostro gruppo. Abbiamo fatto così con i nuovi che sono arrivati per primi e faremo lo stesso con i nuovi arrivati per ultimi. Siamo un parco attaccanti molto variegato. Ci completiamo molto bene e ognuno di noi può giocare con qualsiasi altro. Poi sarà l’allenatore a fare le sue scelte».

Si lascia il tema “mercato”, per ritornare a bomba su quello che terrà banco per i prossimi 10 giorni, il Derby della Lanterna: «È una sfida alla quale teniamo in particolar modo. In palio ci sono tre punti, come nelle altre partite, ma sappiamo che non è come le altre. Ne conosciamo il valore e il significato. Pensiamo ai nostri tifosi e al loro quotidiano, che dipenderà dal risultato di questa partita. Ci stiamo preparando al massimo». Poi ricorda l’unico suo gol nella stracittadina: «Già, in quello di tre anni fa. La squadra era in difficoltà, pur di esserci l’avevo giocato con una gamba sola».

Il numero 9 blucerchiato, se mister Rossi lo vorrà, potrà dare il suo contributo in quella partita così importante, anche perché la sua condizione è molto buona e finora gli infortuni hanno girato alla larga: «Se parliamo degli “acciacchetti” che ti tengono fuori una o due giornate, beh quelli bisogna sempre metterli in conto, fanno parte del mestiere e un po’anche del ruolo. Io di botte in partita ne prendo parecchie».

La stagione è appena iniziata, sono solo due i match già disputati, ma si iniziano a fare già i primi bilanci, nonostante sia presto, troppo presto per giudicare il lavoro del mister ma anche quello dei giocatori: «Non sono bravo con i pronostici. Ho sentito dire da tanti che ci aspetta una stagione durissima. Preferisco vivere alla giornata e quindi oggi vivo per il derby, com’è giusto che sia».

Infine una risposta decisa a quelle voci che circolano sul suo conto: infatti, come rivela il collega del quotidiano genovese, in giro si dice che c’è l’ordine di non far giocare l’attaccante perché non ha accettato la proposta di spalmatura del contratto: «Non so come possano uscire certe cose – dichiara la punta – Chi lo dice è in malafede oppure è male informato. Perché altrimenti saprebbe che da parte mia non c’è stato nessun rifiuto. Io e la società stiamo valutando questa possibilità di prolungare il rapporto con il conseguente adeguamento contrattuale. Ci stiamo riflettendo, come è normale che sia in questi casi».