2012
Poulsen e la Samp, perché?
In vista di gennaio, la Samp continua a lavorare per diminuire il numero di giocatori a disposizione di Ferrara. I casi Palombo e Tissone infiammano l’ambiente; De Silvestri, Renan e Juan Antonio avranno probabilmente bisogno di spazio e non è detto che non siano addirittura ceduti. Ma c’è un caso più di tutti che lascia interdetti i tifosi blucerchiati, quello di Simon Poulsen. Il terzino danese, arrivato alla chiusura del mercato estivo, è stato più un fantasma che un giocatore di calcio.
Sono state pochissime le chance concesse all’ex AZ Alkmaar. Eppure, in agosto, se ne parlava come un salvatore della patria, come l’uomo giusto per la fascia sinistra di difesa. Insomma, colui che avrebbe dovuto dare più propulsione e spinta alla fase offensiva blucerchiata. Invece, una volta giunto a Genova, Ferrara l’ha messo da parte. Si pensava che fosse dovuto al fatto che doveva recuperare la forma; in fondo, allenarsi da solo non è come allenarsi con una squadra di calcio. Perciò si è aspettato e si sperava che, in ottobre, potesse entrare stabilmente in rotazione.
Non è stato così: il danese ha fatto una comparsata contro il Napoli in posizione di ala sinistra d’attacco. Poi, Poulsen ha avuto una chance contro il Chievo, ma ha commesso un errore sull’1-0 di Thereau e Ferrara lo fece uscire, preferendogli addirittura Estigarribia in posizione di terzino sinistro. Infine, altra apparizione da titolare nella sciagurata trasferta di Palermo, sempre da ala nel 4-5-1 visto contro i rosanero. Anche al “Barbera”, venne sostituito addirittura nell’intervallo. Insomma, per l’allenatore è bocciato definitivamente, se si pensa che lunedì sera gli è stato preferito Castellini.
Ma è veramente tutta colpa di Poulsen? E’ un giocatore così scarso da aver fatto bene all’Europeo e poi essersi dimenticato come si gioca a calcio? Capisco che possa sembrare inadatto al campionato italiano, ma di certo ha bisogno di qualche chance in più: non si può dimostrare in 114′ giocati come ci si adatta ad una competizione difficile come la Serie A. Ci vuole tempo. In fondo, il danese può dare un minore contributo rispetto a Costa, giocatore volenteroso ma che non è un terzino? Io non credo. Spero che vi sia più pazienza e meno follia nella gestione di questo terzino misterioso; non un fenomeno, ma forse andrebbe almeno aspettato fino a fine anno.
Del resto, il ragazzo è stato acquistato quando Ferrara era già sulla panchina della Samp da un mese e mezzo. In questo caso, se arrivasse una bocciatura, il maggior responsabile sarebbe proprio l’ex C.T. dell’Under-21 azzurra.