2013
Poulsen, Barillà: gli e(s)terni esclusi
Ogni cambio di guida tecnica corrisponde a una piccola rivoluzione. Le gerarchie cambiano, i grandi esclusi tornano a giocarsi le loro possibilità, chi ha avuto meno spazio si concentra al massimo per emergere. Maresca è tornato parte del progetto tecnico, come accadde a Palombo l’anno scorso che l’approdo di mister Rossi. Ma per Poulsen e Barillà, qualcosa non è andato per il verso giusto.
Il danese ormai sta diventando un “Fornaroli 2”: 3 allenatori lo hanno visionato alla Sampdoria, 3 allenatori lo hanno spedito in tribuna o lasciato in panchina; schierarlo in campo si è sempre rivelata la mossa della disperazione. Grazie al cielo, non gode della stessa popolarità dell’ex Panathinaikos, o quantomeno ha un fan club decisamente più silenzioso.
Per Antonino Barillà invece, la sensazione è che sia stato preso giusto per rimpolpare una rosa che in effetti poteva contare su appena 29 giocatori. Pochini, vero? Qualche tempo fa si era parlato di un possibile rientro a Reggio Calabria, pure questa Sampdoria è troppo per lui. Ma con l’arrivo di Mihajlovic le voci sono state stroncate sul nascere, ovviamente. Prima di lasciare partire un possibile panchinaro, sempre meglio visionarlo: non sia mai che gli sia più consona la tribuna.
E così l’esterno danese si trova a calzare i panni dell’eterno escluso. Per Antonino ci vorrà ancora tempo, prima che possa raggiungere il collega, e probabilmente il supplizio di vedersi sballottato da un sedile all’altro terminerà presto.