Ponce, l'ombra dei Pecini per sfondare - Samp News 24
Connettiti con noi

Focus

Ponce, l’ombra dei Pecini per sfondare

Samp news 24

Pubblicato

su

Dopo l’esperienza in Svizzera con il Lugano dei record, Ponce riparte dalla Serie C e dal Livorno, con le spalle coperte.

Andres Ponce è stato il giovane blucerchiato che i tifosi sampdoriani hanno di più apprezzato nell’ultimo biennio. Ha fatto avvicinare tantissimi appassionati alla Primavera, alle sue giocate da giovanissimo venezuelano, che in 25 gare è riuscito a segnare ben 24 volte tra campionato e Coppa Italia. Ponce ha rappresentato la rinascita di un settore giovanile che è ancora vedovo di quei successi targati Fulvio Pea, quel settore che quest’anno, con Baldé, Leverbe e altri buoni innesti, era riuscito ad approcciare le Final Eight. L’altro lato della medaglia, però, è rappresentato dal fatto che Ponce quando ha avuto l’occasione di misurarsi con i professionisti non è riuscito a confermarsi. Forse la scelta di mandarlo in prestito al Lugano non è stata la migliore, ma con un attento tattico come Paolo Tramezzani a fargli da allenatore si poteva ipotizzare una crescita a tutto tondo. Tra infortuni e un finale di stagione praticamente da fuori rosa, Ponce è riuscito a collezionare otto presenze in campionato e due in Coppa, per un totale di 390 minuti giocati in Svizzera e tre reti, tutte in Coppa e tra agosto e settembre. Un bottino molto scarno, in un campionato che pretende molta fisicità – inevitabile da un torneo di derivazione tedesco – e pochi fronzoli.

Ora Ponce riparte e lo fa tornando alle origini, all’ombra dei Pecini. Facciamo un passo indietro: quando l’attaccante classe ’96 andò all’Olhanense, squadra della Segunda Liga, in Portogallo, trovò sì l’avallo della Sampdoria, che aveva terminato i posti disponibili per gli extracomunitari, ma trovò il supporto anche di Nicola Pecini, fratello del nostro amato talent scout e attento investitore nel calcio emergente. Lo scorso giugno l’agente FIFA, supportato da un gruppo di cui si fa uomo copertina, ha rilevato il 20% del Livorno di Aldo Spinelli e ha anche preso in carico la gestione dell’area tecnica, insieme con Mauro Facci, che invece dirigerà l’area sportiva. La famiglia Pecini è una garanzia, non dobbiamo scoprirlo noi: le gesta di Riccardo sono note a Genova, ma anche all’estero, per Mbappé e ora Schick, senza dimenticare Icardi. Inoltre il padre, Aldo, è da tempo il braccio destro di Cristiano Giuntoli al Napoli, oltre a esser stato al servizio di Manchester City, Fiorentina e Inter in passato: una famiglia che sa muoversi nel calcio, con conoscenza e attenzione. Nicola Pecini, ora, ritroverà per la seconda volta in tre anni Andres Ponce e sicuramente saprà come valorizzare il giocatore, sia per un motivo d’orgoglio personale sia per un favore al fratello, che al Livorno, società nella quale ha voluto puntare, per farla tornare a essere nobile.

L’affare non è ancora ufficiale, sia chiaro, ma il Livorno – che pochi giorni fa ha presentato, invece, Blondett, nostra vecchia conoscenza – in rosa ha gli attaccanti contati: scenderanno in campo stasera, per il primo impegno ufficiale, in Coppa Italia contro la Feralpi Salò, e uno come Ponce avrebbe fatto sicuramente comodo. Poi per lui ci sarà il campionato di Serie C (che ha recuperato il nome originale e dismesso quello di Lega Pro), alla conquista della promozione in Serie B. Una scalata che dovrà affrontare anche lui, classe ’96 come Schick, con ancora tanta strada da compiere e tanto da imparare. E poi il ponce alla livornese è imbattibile.

Copyright 2024 © riproduzione riservata Samp News 24 - Registro Stampa Tribunale di Torino n. 44 del 07/09/2021 - Iscritto al Registro Operatori di Comunicazione al n. 26692 - PI 11028660014 Editore e proprietario: Sport Review S.r.l Sito non ufficiale, non autorizzato o connesso a U.C. Sampdoria S.p.A. Il marchio Sampdoria è di esclusiva proprietà di U.C. Sampdoria S.p.A.