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Plusvalenze gonfiate? La Sampdoria prende posizione
Plusvalenze fittizie, la Samp giustifica il proprio operato: secondo il club le quotazioni di Audero e Peeters sono in linea con quelle del mercato
Ha fatto molto discutere l’inchiesta lanciata negli scorsi giorni sul caso delle plusvalenze gonfiate in Serie A, inchiesta che riguarderebbe anche la Sampdoria soprattutto per quanto riguarda gli affari imbastiti nell’ultima finestra di mercato con la Juventus – Emil Audero riscattato dai blucerchiati e il giovane Daouda Peeters ceduto ai bianconeri. La Sampdoria ha voluto prendere posizione, cercando di spiegare ai propri tifosi come stiano realmente le cose. Anzitutto, sottolineano da Corte Lambruschini ai taccuini de Il Secolo XIX, i debiti del club verso altre squadre ammonterebbero a 76 milioni, compensati però da crediti vari – la Roma, per esempio, non ha ancora saldato il proprio debito per Patrik Schick. Nel contempo, andrebbero conteggiate altre voci, come fondi rischi e ratei.
Inoltre, per avere un quadro più completo della situazione debitoria andrebbe anche conteggiato il dato complessivo del passivo all’attivo, non semplicemente al fatturato come fatto nelle precedenti inchieste. La società blucerchiata giustifica poi la cifra spesa per Audero – 20 milioni spalmati su più rate – sostenendo che per un portiere di grande prospettiva e titolare fisso dell’Under 21 si tratti di un importo assolutamente in linea con i parametri del mercato attuale. Per quanto riguarda poi Peeters, acquistato dalla Juventus per 4 milioni, si tratterebbe anche in questo caso di una quotazione conforme a quelle fatte da ogni altra società per i giovani di prima fascia. Nessuna plusvalenza fittizia per quanto riguarda la società doriana dunque.