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L’ex Sampdoria: «Avrei potuto esordire con Mihajlovic. Cassano non mi salutava»

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Mattia Placido, ex calciatore della Sampdoria Primavera, ha raccontato alcuni aneddoti risalenti all’esperienza in blucerchiato

Mattia Placido, ex calciatore della Sampdoria Primavera, ha svelato alcuni retroscena sulla sua esperienza in blucerchiato. Ecco quanto dichiarato ai microfoni di Cronache di Spogliatoio.

MIHAJLOVIC – «Mi allenavo spesso con la prima squadra, i compagni mi consideravano come un ragazzino ma lui no. Arriva e mi fa: ‘Chi sei? Come ti chiami? Come ti trovi?’. Ha cambiato l’atteggiamento della squadra, ci diceva sempre di essere aggressivi e i risultati si videro. Mi chiamò anche per fare una panchina in A, ma ero in nazionale. Sarebbe stato un sogno, esordire a Marassi sarebbe stato fantastico».

CASSANO E AUGELLO – «Era la presentazione della Samp, l’anno dopo la vittoria del nostro campionato Allievi. Fu bellissimo. Cassano per me era un idolo, ma non mi salutava: passava dritto e manco mi guardava. Di quel gruppo, ora è rimasto solo Gabbiadini. Uscire dalla Primavera non è facile, vai in C ed è un altro mondo. Ricordo che affrontai Augello, che all’epoca giocava alla Giana Erminio. Lo guardavo e pensavo: “Ma questo ha il motorino?”».

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