Avversari
La nota del Pisa sullo stadio: «Abbiamo speso 1 milione per ammodernare e ora…»
Il Pisa ha diramato una nota tramite il proprio sito ufficiale circa la situazione inerente allo stadio “Romeo Anconetani – Arena Garibaldi”
Il Pisa ha diramato una nota tramite il proprio sito ufficiale circa la situazione inerente al proprio stadio. Infatti il “Romeo Anconetani – Arena Garibaldi” è finito al centro di uno scambio tra l’amministrazione del comune toscano e la stessa proprietà dei nerazzurri. Vi riportiamo un estratto che spiega lo stupore della società circa le rapide evoluzioni della vicenda negli ultimi giorni. Per questo motivo – e non solo – è in corso anche la rimostranza della tifoseria verso il club, come vi abbiamo riportato in giornata. Il comunicato:
«Il Pisa Sporting Cub, dopo aver letto le dichiarazioni del Vice Sindaco Raffaele Latrofa, prende atto con soddisfazione e stupore che in tempi brevi, e con investimenti molto contenuti, la Curva Nord dello Stadio Arena Garibaldi potrà essere ampliata. L’esigenza prioritaria che la nostra Società ha da sempre manifestato al Comune, in attesa della decisione finale sul nuovo stadio, è quella di avere un impianto a norma, il più adeguato e sicuro possibile e con la massima capienza attuabile, al fine di mettere in condizione la Società di poter sfruttare tutte le opportunità e garantire la massima disponibilità di posti ai tifosi. Non comprendiamo, inoltre, come l’orizzonte temporale di un nuovo stadio possa essere stato così “imminente” da limitare interventi di manutenzione ed ampliamenti dell’impianto così veloci da realizzare e così contenuti nei costi. “Imminenza” che non ha impedito alla Società di realizzare opere di manutenzione e ammodernamento per oltre 1 milione di euro che permettessero di allinearci alle esigenze della Lega, delle TV, degli spettatori e che permettessero di presentarci in maniera almeno decorosa ai tifosi, agli addetti ai lavori e alle squadre avversarie. […] Un nuovo stadio è sempre stato e sempre sarà, per la nostra Società, un’esigenza e non solo un’opzione».