2013

Piana: «Da dieci anni alla Samp, ormai mi è entrata dentro»

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E’ stato convocato in prima squadra nelle ultime partite della stagione, ma Luca Piana punta più in alto per il futuro. In una lunga intervista concessa al “Corriere Mercantile”, il difensore parla dalla sua casa di Cogoleto, tra un libro e l’altro in vista della maturità, al termine di un’annata che lo ha lasciato un po’ insoddisfatto: «Il campionato della Primavera è stato sotto le aspettative, inutile negarlo – esordisce il classe 1994 – avevamo buone potenzialità, ma ci sono mancate alcune cose. Su tutte, la continuità, insieme ad un po’ di cattiveria nei momenti chiave». A livello personale, è andata meglio: «Sono andato in nazionale e posso essere soddisfatto dal punto di vista personale: è da quattro anni che sono nel giro delle nazionali azzurre». Da brividi la prima convocazione per la trasferta di Udine: «Quando me l’hanno detto non ci credevo – racconta Piana – era un paio di mesi che mi allenavo con la prima squadra ed erano indisponibili Costa, Gastaldello e Palombo: qualcosa era nell’aria. Ci siamo allenati alle 12:30, dovendo giocare a quell’ora: al giovedì, mi si avvicina Ajazzone (il team manager, ndr) e mi ha chiesto se avevo la roba pronta, perché il giorno dopo sarei partito con la squadra».

Forse Piana sperava anche di entrare: «Essere convocato mi rendeva già contento, davvero». L’esordio sarà forse per l’anno prossimo, quando avrà più esperienza: «Chi può dirlo? Il mio sogno sarebbe quello di restare qui, anche perché sono alla Samp da dieci anni e mi sono sempre trovato bene – ribadisce il centrale difensivo – è come essere in famiglia. Però lascio la parola alla società, che dovrà decidere se tenermi o mandarmi a fare esperienza». In prima squadra, ci sarà stato un punto di riferimento: «Gastaldello e Palombo sono stati due maestri e persone disponibili – risponde Piana – quando facevamo le esercitazioni, mi dicevano dove sbagliavano e mi correggevano con pazienza. Li ringrazio per questo». Qualcuno ha poi impressionato il giovane giocatore: «Rossini e Berardi sono molto simpatici, ma devo ripetere Palombo – confessa il blucerchiato – aveva fatto qualche partita con noi, ma si comporta sempre nello stesso modo, con i ragazzzini ed in prima squadra. Un autentico uomo spogliatoio». Un modello per Piana come difensore centrale: «Scelgo Thiago Silva, veloce e attento». Ci sarà poi una squadra di cui Piana è tifoso: «Da bambino avevo un debole per l’Inter – confessa il 19enne – era così. Dopo tutti questi anni alla Samp, però, il blucerchiato mi è entrato nel cuore».

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