2014
Pellegrino in conferenza: «Vogliamo i tre punti con la Samp»
Giornata di conferenza stampa anche per il Catania, che oggi terminerà la settimana di preparazione in vista del prossimo impegno di campionato, che sarà domani alle ore 15 allo stadio Angelo Massimino di Catania contro la Sampdoria, una sfida per gli etnei assolutamente fondamentale visto che la classifica li vede ultimi ad appena 20 punti.
In conferenza stampa si presenta l’allenatore dei rossazzurri, Maurizio Pellegrino, che commenta così una possibile contestazione da parte dell’ambiente: «Domani sappiamo che potrebbe esserci una contestazione, questo tipo di ambiente già in passato ci ha condizionato, ma dovremo essere professionali e dare il massimo. Il diverbio col tifoso a Milano? Sono da anni in questa società, ho questo scudetto cucito sul cuore, questa persona ha mancato di rispetto a me e a tutti i tifosi del Catania, gli griderei dietro altre dieci, cento, mille volte».
«Cosa serve a questo Catania? Più cattiveria in fase offensiva -prosegue Pellegrino- servono precisione e giocate di qualità. Spolli? Domenica ha avuto fastidio, in settimana lo abbiamo gestito, stamattina era a parte, deciderò solo domani se portarlo contro la Samp. Le parole del Presidente Pulvirenti in settimana sono state importantissime.
Prima gara al Massimino da allenatore per Pellegrino: «La prima partita in casa da allenatore? Per me entrare al Massimino significa entrare nello stadio che amo più di qualsiasi altra cosa, è una sensazione che ho già vissuto, riviverla sarà veramente emozionante. Il futuro? Mi è stato chiesto se avessi qualcosa da perdere in questo finale di stagione: io ho tutto da perdere, mi sento parte integrante di questa società e di questa città, in caso di retrocessione sarei il primo a retrocedere, il primo a sentirmi fallito, ho fatto una scelta di vita, a fine stagione parlerò con la società, ora pensiamo al campionato poi penserò al settore giovanile che nei prossimi anni sarà uno dei migliori d’Europa».
«Cosa posso portare io al Catania? Quando indossiamo questa maglia io so cosa significa, forse è l’unico vantaggio che ho rispetto ai miei predecessori. Dal punto di vista puramente tattico non posso confrontarmi né con Maran né con De Canio. La squadra è frastornata? Non abbiamo il tempo di essere frastornati, abbiamo solo l’obbligo di fare le partite che rimangono nel miglior modo possibile. La retrocessione? Non parlarne è da stupidi, non ha senso: dobbiamo essere consapevoli delle difficoltà e del rischio di scendere in Serie B, però d’altra parte abbiamo il dovere di dare il massimo fino alla fine. Messaggi particolari ai giocatori? Niente di particolare, ho solo detto ai giocatori che dobbiamo prenderci i tre punti: le cose al di fuori, come il video del litigio col tifoso mi hanno turbato, abbiamo il dovere di preparare la partita con la Sampdoria al meglio».
In chiusura si parla anche del Capitano e la fascia ancora da assegnare: «Il Capitano? Non ho ancora scelto, settimana scorsa l’ho data a Barrientos, ha fatto bene, vedremo se confermare lui o meno, deciderò in serata. Da un punto di vista mentale credo che la squadra abbia recepito tanto da parte mia in settimana e sono convinto che con un pizzico di qualità in più riusciremo a fare bene. Se vincessimo la settimana seguente sarebbe basata sulla vittoria ottenuta e ci potrebbe far capire che possiamo muovere la classifica».