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Pellegrini: «Con la Lazio non sarà una partita facile. Zenga…»
Ottenuto con sofferenza e tenacia, il punto di ieri potrebbe avere un peso notevole in questo finale di stagione della Sampdoria. Per confermare quanto di buono fatto a Reggio Emilia, i blucerchiati sono chiamati a vincere a tutti i costi contro una Lazio che è reduce da un pesante ko per 3-0 contro la Juventus.
Ad analizzare la situazione attuale dei blucerchiati ci ha pensato Luca Pellegrini, storico capitano della Sampd’oro. La zona calda dista ormai sette punti, ma nel calcio non bisogna mai dare nulla per scontato: «La matematica bisogna considerarla sia in positivo che in negativo. Può dare la speranza per chi deve ancora centrare la salvezza e allo stesso tempo deve essere tenuta in considerazione per chi non l’ha ancora raggiunta, aritmeticamente parlando. Il punto di ieri è stato importante per la Samp, alla luce anche degli altri risultati, ma domenica non sarà una partita facile».
Vuoi per un allenatore che fa fatica a subentrare in corsa, vuoi per una rosa non adatta, ma questa stagione è risultata decisamente al di sotto delle aspettative. Cosa è andato storto? «Per conoscere alcune situazioni bisognerebbe viverle dall’interno. Pur non mostrando un calcio sfavillante, Zenga mi era sembrato molto concreto. Un vestito adatto alle caratteristiche dei giocatori della rosa, aveva fatto il suo percorso. Poi magari non era idolatrato dalla tifoseria e non era nato quel feeling con la proprietà, questo è un altro discorso. Quando è stato esonerato, ha lasciato la squadra in una posizione tranquilla».
Domenica a Marassi arriverà la squadra di Simone Inzaghi, che avrà sicuramente voglia di fare risultato dopo la sconfitta di ieri sera:«Non sarà una partita facile, non tanto per gli obiettivi che la Lazio deve provare a raggiungere. Non ho visto la partita di ieri, ma una sconfitta del genere contro questa Juventus ci può stare. Dipende dalle motivazioni che Inzaghi riuscirà a dare ai propri ragazzi. Sono convinto che non si farà sfuggire questa grande occasione, cercherà di motivare i giocatori al massimo».
Infine, un confronto tra la favola vissuta da lui stesso con la maglia della Sampdoria nel lontano ’91 e il Leicester di Ranieri, che sta tentando l’impresa di vincere la Premier League. Secondo Pellegrini, però, ci sono poche probabilità che si riveda un’altra “medio-piccola” vincere lo scudetto in Italia: «Mi sembra un’utopia, soprattutto con queste differenze a livello di gestione delle risorse economiche. Il calcio non è sempre matematica: il Leicester o l’Atletico Madrid riescono a vincere contro i colossi ma sono delle eccezioni frutto di programmazione e coincidenze. Riesci a plasmare un gruppo di giovani che possono portarti a ottenere dei risultati. In questo calcio moderno la vedo molto difficile».