2013

Pellè accusa il calcio italiano: «Serie A pietosa. I tifosi e gli stadi…»

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Non prospero il passato in Italia per Graziano Pellè. Dopo le parentesi Parma e Sampdoria, l’attaccante italiano è tornato in Olanda, nel cui paese sta portando ad alti livelli il Feyenoord a suon di gol, alcuni anche spettacolari; tuttavia, in una intervista rilasciata a Spits, l’ex blucerchiato ha accusato pesantemente la Serie A«Normalmente ho sempre firmato contratti quinquennali: non è un male, ma nel mondo del calcio un contratto non vale molto… Potrei andarmene da qui a giugno o rimanere ancora 7 anni, non si sa mai. Nel calcio mi piace la tranquillità: in Italia non ero felice, a me piace l’onestà ed in Serie A non la trovi facilmente.Ci sono tante storie su cosa succede fuori dal campo, come la Juventus che comprava le partite per diventare campione: questo non è il calcio che mi ero immaginato. E poi ci sono i tifosi… Se giochi male il giorno dopo sono disposti a distruggerti la macchina. Alcuni trovano pure normale prendersi uno schiaffo da questi. Durante gli allenamenti puoi fischiare o insultare chi vuoi, ma fuori dal campo devi rispettarmi. Se vado in pizzeria e la pizza non è buona, dopo devo picchiare il pizzaiolo e non pagarlo? Per fortuna io non ho mai avuto problemi con i tifosi, ma conosco molte persone che ne sono rimasti vittime. Poi in Italia ci sono stadi vecchi e vuoti, alcuni club non pagano nemmeno gli stipendi… Alcuni giocatori non si preoccupano nemmeno di una partita persa, perchè hanno scommesso su di quella. A me piace l’Olanda per questo: qui queste cose non accadono».

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