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Pedone: «Tanti classe 1999, siamo sulla strada giusta»
Dai nuovi innesti per la Primavera alla riforma del campionato giovanile. Ciccio Pedone, mister della Primavera della Sampdoria ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di Samp Tv, intervista nella quale ha toccato tutte le tematiche più calde legate ai campionati giovanili e alla crescita di quei ragazzi che sono il futuro della Sampdoria e della Serie A.
«Ogni anno in cui si inizia una nuova stagione, si inizia un lavoro nuovo, soprattutto nel nostro mestiere la continuità è importantissima. Non ci sono stati grandi stravolgimenti nella rosa dei ragazzi. Ci sono ragazzi che l’anno scorso hanno giocato in una categoria diversa, ragazzi che hanno già fatto un anno di Primavera e adesso che ce li troviamo tutti insieme cercheremo di fare sì che i ragazzi crescano ancora tutti alla stessa maniera. Poi è chiaro che chi ha più potenzialità e talento si spera finisca in prima squadra.
Quest’anno abbiamo una Primavera abbastanza giovane, abbiamo portato avanti tanti ragazzi del ’99 che l’anno scorso erano con gli Allievi. Di ’98 non ne abbiamo tantissimi però abbiamo tenuto quei ragazzi che pensiamo possano avere un futuro, avere una chance di giocare in questo campionato e dare solidità alla squadra. I ragazzi del ’99 hanno buone qualità, l’anno scorso hanno fatto molto bene e cerchiamo di farli crescere ancora, di dare più informazioni negli allenamenti, che poi è la squadra maestra per la cultura del lavoro e fare sì che i ragazzi crescano.
La federazione e la Lega Serie A hanno voglia di migliorare, cerchiamo di studiare soluzioni nuove. Ora c’è un nuovo format: non c’è più la divisione geografica ma una divisione per ranking: ci saranno trasferte più lunghe e diverse. La novità sarà incontrare squadre che normalmente incontri poco,di altre regioni, incontrare altre realtà. Perr i ragazzi sarà una nuova esperienza e la preparazione dovrà essere diversa. Non basterà solo quello, dovremo trovare il modo di aumentare la qualità di questi campionati, ma la strada è sicuramente giusta».