2015

Pedone: «A Udine per vincere, la Samp darà tutto»

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La stagione 2014/15 sta volgendo al termine, mancano ormai poche partite ma in ballo c’è ancora molto per la Sampdoria di Sinisa Mihajlovic, che dopo un campionato giocato alla grandissima si trova al sesto posto in classifica, in piena lotta per un posto nella prossima Europa League. Le ultime settimane sono state piuttosto difficili per il Doria, la vittoria manca dalla gara interna contro l’Inter e nelle successive 6 partite sono arrivate 3 sconfitte, contro Juventus, Napoli e Fiorentina e tre brutti pareggi contro Milan, Cesena ed Hellas Verona, due gare casalinghe che erano da vincere e che per una serie di fattori, su tutti la sfortuna e la poca cattiveria sotto porta, non hanno portato al Doria i tre punti, mentre la trasferta di San Siro, autogol a parte, si sarebbe potuto tranquillamente vincere visto le grandi difficoltà del Milan in questa stagione.

Ai microfoni di SampTV, per parlare del momento della Samp e della prossima sfida di campionato contro l’Udinese è intervenuto l’allenatore degli Allievi Ciccio Pedone: «La gara con la Juve è un partita difficile da valutare sul piano fisico perché loro sono la squadra con più qualità sia tecnica che fisica, con giocatori che vanno sempre ai 100 all’ora, quindi è difficile capire in questa partita quale fosse la nostra condizione. Certamente per queste ultime partite dobbiamo essere  pronti, anche con l’arrivo del caldo, e trovare le giuste condizioni per essere al 100% a livello fisico, così da far bene tutto il resto».

Nelle ultime settimane il più grosso problema della Samp è stata trovare la via della porta: nelle ultime 6 partite sono solo 4 i gol segnati, di cui un autogol: «I dati – prosegue Pedone – dicono che facciamo fatica a segnare, ma non dobbiamo fasciarci troppo la testa: certamente per cambiare il trend non bisogna pensare solo agli attaccanti dev’essere tutta la squadra a partecipare con più forza alla manovra offensiva. Se si guarda l’ultimo periodo, si dimentica tutto quello che si è fatto prima, però se abbiamo fatto bene per tanti mesi, non vedo perché non dovremmo fare bene ancora. Al di là dei sistemi di gioco e dei numeri, ci sono cose che nel calcio sono più importanti come il furore agonistico, la voglia di battersi, avere un obiettivo da raggiungere».

Ora si va a Udine, di fronte a un’Udinese in netta ripresa rispetto al trend della stagione: «Il “Friuli” in versione cantiere sicuramente non sarà  un ambiente caldo e potrebbe anche sembrare di non giocare fuori casa. Anche se non ha fatto un grandissimo campionato, l’Udinese è sempre una squadra da temere e gli ultimi risultati fanno capire che è una squadra viva. Partite semplici non ce ne sono, ma noi dobbiamo andare lì con l’atteggiamento giusto e ed essere bravi a sfruttare le occasioni. È un match aperto a qualsiasi risultato, l’importante è dare tutto».

La corsa all’Europa vede tante concorrenti, davanti c’è la Fiorentina, ma dietro Genoa, Torino e Inter spingono: «La classifica a questo punto del campionato, esprime i valori che hanno le squadre. Speriamo di avere la benzina e lo sprint di finire bene, perché siamo sempre stati davanti e sarebbe un peccato farci superare sul traguardo».

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