2014

Pea: «Contento per i ragazzi della Primavera. Sassuolo? Può essere una big»

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Fulvio Pea è il doppio ex per eccellenza di questo Sassuolo-Samp. L’attuale allenatore del Monza disegna lo scenario della prossima partita dei blucerchiati: «Sicuramente sarà una partita piacevole, perché il Sassuolo deve rifarsi da una sconfitta troppo pesante nel punteggio, mentre il Doria viene da una bellissima prestazione con il Torino». In quella gara contro i granata, c’erano molti dei ragazzi cresciuti con Pea nella Primavera blucerchiata: «Eppure sono ancora tutti giovanissimi, giocatori come Krsticic e Soriano. Vedere protagonisti elementi che avevo avuto con me, in quel fantastico biennio, rafforza un senso d’appartenenza che persiste nel tempo. Anche loro sono cresciuti nel Doria e tifano per la squadra in cui giovani».

DUE ANNI FA – E pensare che nei play-off di due anni il suo Sassuolo quasi eliminò i blucerchiati: «Quelle due partite di semifinale furono terribili. Arrivato terzo in campionato dopo aver sfiorato la promozione diretta, dovetti rigiocarmi tutto. Allenavo un grande gruppo, per una società ambiziosa, trovandomi a cercare di sbarrare la strada alla mia squadra del cuore – racconta Pea a “Il Corriere Mercantile” -. Una sensazione tremenda, la settimana emotivamente più pesante della mia vita». Il Sassuolo poi è arrivato comunque in A: «Secondo me può diventare una big, visto che ha alle spalle una delle proprietà più forti in circolazione, che ha programmato l’ascesa e sa intervenire al momento giusto».

FERRERO E RITORNI – La Samp, invece, ha appena cambiato la proprietà: «Posso dire che abbiamo perso un presidente importante, perché i Garrone avevano fatto benissimo. Ferrero ha portato idee ed entusiasmo, credo che vada rispettato e incoraggiato, come tutti gli imprenditori che spendono nel calcio». Dopo Delio Rossi, si parlava anche di Pea per la Samp. Poi è arrivato Mihajlovic: «Un tecnico preparato, con un carisma profondo, il vero punto di forza di questa squadra». Forse a Pea piacerebbe tornare in blucerchiato: «Alla Samp ho passato due anni bellissimi, che mi hanno legato irreversibilmente all’ambiente. Per i ragazzi di allora resto un fratello maggiore, ci sentiamo spesso. La maglia blucerchiata è la più bella. Che altro dire?».

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