2013

Palombo: «Vorrei chiudere la mia carriera alla Sampdoria»

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In occasione dell’innaugurazione del Sampdoria Club Varese Blucerchiata, il numero 17 della Sampdoria Angelo Palombo ha parlato in esclusiva al portale Calcissimo.com riguardo alla delicata partita contro la Fiorentina, dove lui da giovane ha militato prima di passare alla Sampdoria.

«La Fiorentina è una grande squadra, dico la verità sono contento per Vincenzo Montella perché si merita questo ed altro, siamo stati compagni e oltre al grandissimo giocatore che è stato per me è anche un grande uomo quindi sono contento per lui ma sarei ancora più contento se riuscissimo a fargli uno scherzetto domenica; è una squadra difficile da affrontare perché giocano molto bene e hanno dei campioni che non tutti hanno, sono giocatori di grande qualità però noi abbiamo le nostre carte e se giochiamo con umiltà e cattiveria che dobbiamo metterci non siamo inferiori a nessuno».

La Sampdoria sta mettendo mattone su mattone per conquistare la salvezza, uno dei quali è stato il punto conquistato a Bologna con il pareggio di Sansone in risposta al gol di Gilardino. Angelo Palombo descrive il cammino della Sampdoria in questo finale di campionato.
«E’ un momento che stiamo andando a piccoli passi, per ora non riusciamo a vincere questa partita per toglierci da zone scomode però è una squadra viva, a Bologna ha fatto una buona partita dove meritava anche qualcosa in più quindi penso che sia una squadra in buona salute. Non dobbiamo far calcoli, dobbiamo andare in campo con la cattiveria e l’umiltà giusta per affrontare queste squadre; ci sono cinque partite e sulla carta nessuna è facile, anzi sono molto difficili ma mettendo in campo queste caratteristiche possiamo fare benissimo».

Come detto Angelo Palombo prima di approdare alla Sampdoria crebbe tra le fila delle giovanili della Fiorentina, ma non è l’unico ex in quanto anche Mister Delio Rossi è stato seduto sulla panchina della Viola, lasciata poi per la lite con Adem Ljajic.
«Sono stato felicissimo della mia parentesi a Firenze a parte l’ultimo anno che sappiamo com’è andata, con il fallimento ma ho sempre tanti amici a Firenze e ogni tanto ci torno; per me è una partita importante ma per la Samp e nient’altro perché non ho cose di rivalsa, anzi sono molto legato alla maglia viola perché oltre ad averla indossata so come si vive lì il calcio, i loro tifosi meritano tante gioie ma io gioco per la Samp e cerchiamo di dare più gioie possibili ai nostri sostenitori il prima possibile».

La parentesi a Firenze agli inizi di carriera e la parentesi all’Inter nell’anno in cui la Sampdoria militava in Serie B,, Angelo Palombo però ha sempre detto di volere chiudere la sua carriera a Genova e del periodo neroazzurro ha ricordi dolci-amari.
«Sono uno che non voleva neanche essere ceduto all’Inter quindi è normale che mi auguro di poter finire la carriera qua al di là del contratto che può essere più o meno lungo ma, si sa, i contratti si fanno e si disfano proprio come quando son dovuto andar via, ma lo spero, sarebbe per me un onore poter raggiungere tante partite con la maglia della Samp. Lo sanno tutti che non volevo andare, è inutile tornarci sopra, quel treno è passato e lo lascio andar così, mi è servita l’esperienza per crescere e imparare, conoscere tanta gente e crescere come uomo».

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