2013

Palombo sui mesi in tribuna: «Avrei giocato anche in porta…»

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Intervistato a Forever Samp in onda su Telenord, Angelo Palombo ha parlato di vari temi, iniziando da quello che concerne Giovanna Romanato: «Mi è venuto spontaneo darle la tessera numero uno: è una tifosa accanita ma soprattutto una brava ragazza, è stato un onore avere lei come prima socia. La salvezza? Abbiamo avuto un periodo di flessione, sotto il profilo mentale più che tattico, pensavamo forse di essere già salvi. Nel calcio, noi lo sappiamo bene, non c’è mai niente di sicuro, finché non c’è la matematica certezza. Prima facciamo i tre punti che mancano, più staremo tranquilli. Ora siamo di nuovo in ballo, non è una situazione drammatica, dobbiamo solo fare questi tre punti. Analogie con due anni fa? È un altro ambiente ed un altro gruppo, poi ci penso poco perché è inutile pensare alle cose brutte, l’importante è salvarsi. Poca cattiveria? A volte è vero, siamo stati poco cattivi sportivamente, anche a me è capitato. Quando giochiamo così poi prendiamo delle batoste, come a Siena o a Cagliari, ad esempio. Difficoltà difensive? Riguardano la posizione, quando bisogna marcare l’uomo, vedi Bologna (Gilardino lasciato libero in area, ndr), un centrocampista tende ad aiutare il difensore più che a marcare l’uomo, devo sicuramente migliorare delle cose. In area se sbagli prendi goal, se ti trovi davanti uno come Gilardino diventa dura. Avrei giocato anche in porta qualche mese fa, quindi mi sta bene giocare in difesa: sono convinto che riuscirei a far bene anche a centrocampo. Segnare su punizione? Bello, però segnerei anche col sedere. Tutti ce la stiamo mettendo tutta, non tutti riescono a farlo vedere in campo. È una grande società, una grande famiglia: tutti ci tengono, tutti vogliono far bene con questa maglia». 

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