2014

Palombo: «Mihajlovic decisivo per il nostro rendimento. La classifica…»

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L’anno scorso subiva i fischi in un controverso Samp-Atalanta, quest’anno è tornato a grandi livelli. Per Angelo Palombo è un anno di rinascita. Merito forse anche di questa Samp straordinaria: «Proprio così, parliamo del gruppo migliore da quando sono a Genova. Visto quello che siamo riusciti a combinare sinora, ci sono giocatori tosti. Non abbiamo ancora fatto nulla, ma l’inizio si commenta da sé». A 33 anni Palombo vive una seconda giovinezza: «Un discorso legato alla maturità: l’esperienza fa moltissimo. Poi traiamo vantaggio tutti da quanto sta facendo la squadra. L’ho detto, stare dentro questo spogliatoio aiuta».

MIHAJLOVIC E PARAGONI – Importante l’aiuto di Sinisa Mihajlovic, decisivo per la Samp: «Eccome. Vi domando una cosa: ricordate quando lui ci aveva preso, un anno fa, dov’eravamo? Adesso la sensazione è che questa squadra abbia vinto lo scudetto… nulla di più sbagliato. Sappiamo di potere e dover far meglio di quest’inizio stagione, ma le premesse sono splendide e danno grandi stimoli – commenta il vice-capitano del Doria a “La Gazzetta dello Sport” -. Bisogna rimanere a sinistra in classifica, innanzitutto». Viene in mente il paragone con la Samp di Delneri del 2009-10: «Fino a un certo punto. Anche se il periodo non è lontanissimo, ogni stagione fa storia a sé. A maggio la verità».

FIORENTINA E OBIETTIVI – Intanto domani è emergenza difesa per la Samp contro la Fiorentina: «Non saprei, a causa del turno infrasettimanale abbiamo svolto un lavoro diverso». Proprio dalla Fiorentina Palombo arrivò dodici anni fa: «Le prime volte da avversario fu un’emozione. Adesso ci ho fatto l’abitudine, anche se rimane un periodo fondamentale della mia carriera». La lezione migliore imparata da Mihajlovic: «Grande rispetto per tutti, paura per nessuno. Mai». Ci si chiede se la Samp valga la posizione attuale: «Non ci sentiamo arrivati. Il pari con la Roma è stato una soddisfazione, ci ha insegnato che possiamo fare risultato con chinuque». Un Palombo senza limiti: «L’ho detto dopo la Roma: piedi per terra sempre. Ma guai a non sognare nella vita».

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