2015
Palombo e l’Europeo U21: «L’estate del 2004? Grandi soddisfazioni»
Ieri è iniziato l’Europeo U-21 in Repubblica Ceca: una manifestazione in cui l’Italia si conferma alla fase finale da vice-campione d’Europa e massima rappresentante della passata edizione, visto che i campioni spagnoli sono stati eliminati nelle qualificazioni. L’Italia non vince l’Europeo di categoria dal 2004, quando batté la Serbia 3-0 in finale. In quella squadra c’era anche Angelo Palombo, giovane riferimento della Samp e allora da un biennio titolare nel Doria di Walter Novellino, appena tornato in A.
Una lunga estate quella del 2004, come ricorda l’attuale capitano della Samp ai microfoni de “Il Corriere Mercantile”: «Lunga ma ricca: portai a casa due medaglie. Fui fortunato, perché a settembre sarei uscito dai limiti di età e invece riuscii a partecipare all’Europeo e ai Giochi Olimpici. Fino a quel punto della mia carriera non avevo ancora giocato nelle coppe a livello di club, quindi quell’esperienza mi insegnò come a livello internazionale nel calcio cambiasse tutto, come ogni cosa diventasse più difficile. Per esempio, all’Europeo incontrammo la Bielorussia: un’avversaria in apparenza semplice, ma fu una gran fatica. Oltre il confine, non c’è nulla di scontato».
Tuttavia, Palombo si porta qualche rimpianto non tanto per la mancata convocazione ai Mondiali vincenti del 2006, quanto per l’avventura ad Atene nel 2004: «Purtroppo il sorteggio ci mise di fronte in semifinale l’Argentina, una squadra dal potenziale impressionante, che infatti avrebbe conquistato la medaglia d’oro. Se avessimo potuto affrontare Paraguay o Iraq, saremmo arrivati almeno seocondi. In ogni caso, fu un passaggio fondamentale nella mia carriera». Ora si potrebbe tornare in Europa con la Samp dopo cinque anni: «Una bella sensazione: nelle coppe c’è un’atmosfera differente dal campionato. Una soddisfazione personale, che va però condivisa con i compagni. Se avremo quest’opportunità, ce la metteremo tutta per portare più in alto possibile i nostri colori».