2014
Palombo: «Dispiaciuti per la sconfitta. Chiedo scusa per le proteste»
Nonostante una serata non brillante, la sconfitta per la Samp rimane amara: è la prima di questo campionato, giunta per altro nel finale contro l’Inter. A parlare a fine gara è Angelo Palombo: «Innanzitutto vorrei scusarmi con gli arbitri per tutte quelle proteste. Non è una bella immagine. Quando se in campo capita di esser presi dall’agonismo e perdi un po’ di lucidità – ha detto il centrocampista blucerchiato in sala stampa, come riporta “Il Secolo XIX” -. Ha fatto bene Mihajlovic a venire lì e a mandarci via, perché poi rischi di trovarti con due o tre giocatori squalificati….».
RIGORE E PRESTAZIONE – Il contatto tra Romagnoli e Kuzmanovic evidenzia una certa ingenuità del difensore Samp, ma di contatti così se ne vedono tanti: «Il giudice di porta ha detto di aver visto questo tocco e l’ha segnalato all’arbitro. Io non ho ancora rivisto le immagini, in campo mi sono fatto un’idea… ma che il rigore ci fosse o meno conta poco. Perché non abbiamo perso la partita per quel rigore: non dobbiamo trovare alibi». La prestazione della Samp è stata sottotono: «Non siamo stati brillanti come altre volte. Abbiamo concesso parecchie occasioni da gol agli avversari, come mai ci era successo prima. Non è una questione fisica. Siamo appena all’inizio della stagione. E poi al limite l’Inter poteva essere ancora più stanca. Ne parleremo di questa partita, per cercare di capire».
VALUTAZIONE – Palombo chiude il commento sulla gara così: «Abbiamo perso e sicuramente ci dispiace, però come nelle scorse settimane non abbiamo perso la lucidità di fronte ai risultati positivi, allo stesso modo non dobbiamo fasciarci la testa per la sconfitta. Questo è il calcio. Adesso cercheremo di riversare tutte le nostre forze nella prossima partita. Domenica si torna subito in campo e ci aspetta un’altra sfida stimolante contro la Fiorentina. E poi siamo ancora terzi, la classifica è cortissima: basta una vittoria per andare più su e una sconfitta per esser raggiunti da chi insegue».