2013
Palombo a Sky Sport: «Stiamo lavorando tanto. Tutti contenti di Romero»
Concluso il test con il Santhià e non appena uscito dagli spogliatoi del campo di Bardonecchia, Angelo Palombo è intervenuto ai microfoni di Sky Sport 24.
Prima di parlare del suo ruolo e del nuovo campionato, l’ex capitano doriano ha espresso la sua opinione riguardo al suo compagno di squadra Romero, che nell’amichevole disputata oggi dalla Sampdoria è stato protagonista di un’uscita sbagliata, e del nuovo attaccante blucerchiato Manolo Gabbiadini, che si sta già mettendo in mostra con la nuova maglia.
«Il gol che ha preso Sergio? Hanno segnato per la nostra scarsa comunicazione: diciamo che Romero è stato bravo perché prima di scontrarci, per non prendermi, si è girato e così la palla è entrata in rete. Lui comunque è tranquillo, ha la nostra fiducia: è il portiere titolare dell’Argentina, siamo tutti contenti di lui sia come giocatore che come ragazzo e deve solo pensare a continuare a fare bene.
Stiamo lavorando bene e tanto, ma d’altra parte nel ritiro è giusto che sia così: sto vedendo bene Gabbiadini, si sta inserendo nel gruppo con facilità e, secondo me, è uno dei talenti emergenti del calcio italiano. Farà sicuramente un buon campionato».
Sulla posizione che ricopre in campo, Palombo ha spiegato come si trovi bene anche in qualità di difensore, insieme a Gastaldello che da lui ha “ereditato” l’ambita fascia di capitano.
«La mia posizione in campo? Di gol ne ho fatti sempre pochi a centrocampo, anche se ne avrei potuti fare sicuramente un po’ di più. Ora come difensore – ha spiegato il giocatore – cercherò di fare sempre bene. La fascia di capitano? Quando sono tornato alla Samp sapevo che le cose non sarebbero state più le stesse – anche se non sono andato via per colpa mia -. Ora il capitano è Gasta: è un bravo giocatore, un grande amico e non potevo lasciare la fascia ad uno meglio di lui, di sicuro».
Palombo, anche nel campionato che sta per prendere inizio, indosserà ancora una volta la numero 17 blucerchiata.
Sulla destinazione invece del “10”, accostato al nome del brasiliano Eder, ha così parlato: «Il 10 ad Eder? Io sicuramente non so niente, ma se se la sente può prenderla benissimo. E’ un numero pesante, certo, ma può portarlo perché gioca sempre con tanta voglia ed impegno».
Infine, un pensiero alle operazioni di mercato della Sampdoria ed uno sguardo agli arrivi di spessore in Italia.
«A questo ci pensa il Mister, che ogni giorno in allenamento ci dà l’esempio, ci carica anche se sappiamo tutti quanti che sarà un campionato molto duro: ora siamo tanti e sicuramente, come è già stato detto, la società dovrà sfoltire. Per me potremmo essere già a posto così, ma non spetta a me parlare di mercato. Se Rossi avesse bisogno di qualcosa, sarà certamente lui a chiederlo alla società.
I campioni che stanno arrivando in Italia? Son contento che il calcio italiano stia riconquistando il suo fascino, in giro ci hanno un po’ screditato e allora son felice perché ci stiamo rimettendo in moto. Non c’è solo Higuain, ma anche Gomez e Tevez. E vedo bene proprio Gomez: viene da un calcio simile al nostro, farà meno fatica ad inserirsi rispetto agli altri. E’ un giocatore molto fisico, anche se Higuain è un fenomeno».