2013
Palombo: «Rossi più carico dell’anno scorso»
Angelo Palombo è un protagonista di questo ritiro di Bardonecchia: lui, alla dodicesima stagione in blucerchiato, è pronto a guidare i compagni tra la tempesta della Serie A, sebbene con i gradi di vice-capitano, ormai consolidati. Molte le domande che gli sono state poste ieri, a cominciare dalle sensazioni del suo primo ritiro a Bardonecchia, visto che l’estate scorsa non c’era: «Possiamo dire che sono un giocatore nuovo… L’estate scorsa non c’ero, tutti sanno come è andata e posso dire che questo ritiro, per me, ha un sapore particolare – confessa ai microfoni del “Secolo XIX” – sono contento che non si parli di me in chiave mercato e che non abbia rivincite da prendermi». In tanti anni di ritiro, ci si chiede cosa abbia mai imparato il numero 17 blucerchiato: «Che non ti danno nessun insegnamento. A volte mi è sembrato di aver lavorato di meno e poi, invece, le cose sono andate meglio di quanto si sperasse – risponde deciso Palombo – altre volte, come a Moena con mister Atzori, si è lavorato moltissimo e le cose sono andate male. Ma spesso l’esito dei campionati dipende dalle prime partite: se vinci, acquisti fiducia; se tentenni, rischi di essere nella condizione di inseguire».
Alla guida, ci sarà nuovamente Delio Rossi, che Palombo ha trovato bene: «E’ più carico di come l’avevamo lasciato. Ed è giusto che sia così, basta ricordarsi quanto ci è successo l’anno scorso – prosegue il jolly blucerchiato – ad un certo punto, abbiamo creduto improvvisamente di essere bravi ed è arrivata una serie di risultati negativi. Il nostro destino lo conosciamo: per vincere, dovremo essere sempre al top. Perciò, se Rossi è carico, noi lo siamo più di lui». Insomma, dopo quattro anni in cui l’allenatore della nuova stagione non coincideva con quello della precedente, è bello avere un po’ di stabilità: «Può diventare un vantaggio, nel senso che la squadra sa già cosa vuole e che cosa si aspetta». Si chiude con la figura di Palombo, simbolo di esperienza e visto ormai come una guida per i più giovani. Un’esperienza premiata anche con una targa da parte della redazione sportiva di SampNews24: «Penso sia normale. La prima cosa che viene da dire è che devo essere un esempio per i compagni – conclude il centrocampista – ed è vero, anche se sinceramente quando ero giovane anch’io, nel mio primo campionato con la Samp, ho sempre cercato di dare l’esempio, anche se non avevo il bagaglio d’esperienza attuale».