Palla inattiva, croce e delizia per Da Costa

Il campionato è terminato e le statistiche impazzano svelando i numeri che hanno composto la stagione 2013/2014. Quelli offerti da Opta inerenti al percorso blucerchiato fanno riflettere e devono sicuramente rappresentare un punto di partenza per poter competere un altro anno con le dirette rivali alla salvezza: la difesa è il punto debole di una squadra che fa delle palle inattive la sua croce e delizia. Contro i 14 gol realizzati da calcio d’angolo, cui portano la Samp in vetta alla classifica, si piazzano i cinque rimediati direttamente su calcio di punizione diretto, portando così nelle casse doriane un record stagionale in negativo. Alcune delle colpe ricadono, quindi, sul mal posizionamento della barriera a gioco fermo, causato dai 661 falli commessi in questa Serie A, e indirettamente sul portiere: al centro delle critiche Angelo Da Costa ha dimostrato di potersi giocare le proprie carte eseguendo interventi preziosi che più volte hanno salvato il risultato, regalando però anche tante esultanze ai giocatori avversari chiaramente evitabili.

Il complessivo del portiere brasiliano vanta di 49 gol subiti in 33 partite disputate, con soli 9 match in cui non si è fatto superare dalla sfera: le malcapitate Atalanta, Catania, Chievo e Udinese nel girone di andata, quando la squadra veniva da un cambio in panchina, e Genoa, Cagliari, Torino, Verona e Fiorentina, con la conseguente salvezza ottenuta con qualche giornata di anticipo. Una Samp che tiene bene la prima frazione di gioco per poi cadere incredibilmente nella ripresa: nel primo quarto d’ora del secondo tempo la compagine blucerchiata ha incassato, infatti, ben 13 reti, mettendo in evidenza un crollo emotivo e mentale al rientro dagli spogliatoi, per poi recuperare lo svantaggio il più delle volte nei minuti a seguire.