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Palermo, Guzzetta: «Al mio segnale Ferrero è pronto»

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Ferrero-Palermo, si può fare. Guzzetta rincara la dose: «Al mio segnale è pronto a scendere in campo»

Castrenze Guzzetta, il commercialista palermitano che nei giorni scorsi aveva già annunciato un ritorno di fiamma con il presidente Massimo Ferrero, non si ferma. In una lunga intervista a tifosipalermo.it, Guzzetta dà il quadro della situazione sul Palermo.

FERRERO – «Ferrero ha la possibilità di uscire dalla Sampdoria con lauti guadagni. Per me sarebbe un onore avere un imprenditore che lascia la Serie A per investire nella nostra città. Ferrero è un uomo di calcio, molto competente. Al momento non vedo altri pretendenti seri, lui ha un progetto per riportare subito il Palermo in A perchè ama questa città, da quando ha prodotto Mary per sempre, ne parla in continuazione ed è da due anni e mezzo che vuole essere utile alla nostra causa. Ferrero al mio segnale è pronto a scendere a Palermo. È chiaro che non verrebbe a prendere la minoranza delle quote, ma la maggioranza. Anche in compartecipazione con Di Piazza e Mirri non necessariamente da solo, ma con il 51%».

SCAMBI – «Io sto facendo da tramite perchè il presidente avrebbe la volontà di fare uno o due regali ai rosanero. Uno o due giocatori che potrebbero fare bene qui, essere utili alla causa: parlo di D’Amico che è nel giro della nazionale e con dei piedi d’oro oltre che essere un caro ragazzo ex Palermo. Infine La Gumina, che tutti conosciamo. Sarebbero due colpi ottimi per la categoria. Ovviamente su La Gumina andrebbero valutate tante cose: l’ingaggio che dovrebbe accollarsi la Samp e poi la volontà del ragazzo di sposare il progetto Palermo scendendo momentaneamente di categoria. Non sono nomi usciti a caso, ma ben ragionati. Ferrero vorrebbe fare questi regali perchè potrebbero davvero aiutare il Palermo in questo difficilissimo campionato».

CORDATA – «Oggi una sostituzione Ferrero-Di Piazza non avrebbe senso, senza il consenso di Mirri. Chi viene qui, non può farlo entrando da conquistatore, litigando con l’altra parte della società. Mirri e Di Piazza dovrebbero fare delle valutazioni: ovvero se sono in grado o meno di portare da soli il Palermo in A, se hanno la possibilità di affrontare da soli una Serie C difficilissima. Loro hanno riportato in vita il Palermo, rispettando egregiamente l’impegno. Potrebbero anche rifarsi del loro investimento e essere comunque salvatori della patria. Così come potrebbero rimanere e vedremo come andrà».

PASSATO – «Io faccio una premessa: parlo da grande tifoso rosanero, non da professionista. Io penso che sia un po’ la metafora del fidanzato lasciato e deluso: noi siamo ancora scottati per com’è finita con Zamparini, di conseguenza restii a innamorarci nuovamente. Palermo ha bisogno di un aiuto esterno a supporto di questa società, per accelerare il processo di crescita verso categorie che ci competono maggiormente. Ribadisco, lo dico da tifoso non da professionista, non mi permetterei».

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