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Pagliuca: «Samp messa peggio dell’Inter, Mancini un focoso»

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Il weekend si avvicina e per la Sampdoria si profila un impegno veramente tosto, soprattutto perché il bisogno di punti è estremo e andarli a prendere in casa dell’Inter non è la missione più facile da svolgere. Sabato sera i blucerchiati saranno ospiti dei nerazzurri per il terzo anticipo della 26.a giornata, entrambe le squadre hanno bisogno di punti, l’Inter non vuole perdere il treno per il terzo posto, la Samp vuole salire su quello di metà classifica e allontanarsi dalla zona pericolosa che costerebbe la categoria.

Sarà tra l’altro la prima sfida all’ex bomber blucerchiato Éder, passato il mese scorso all’Inter, l’ultimo di una lunga serie di giocatori che ha vestito entrambe le maglie. Un altro che ha difeso sia i colori blucerchiati che quelli nerazzurri è Gianluca Pagliuca, che intervenuto nel programma di Sport Mediaset 4-4-2 ha analizzato il momento delle due squadre, entrambe alla ricerca del giusto equilibrio dopo dei risultati tutt’altro che esaltanti: «La crisi dell’Inter nasce dalla sconfitta con la Lazio, poi il mese di gennaio è stato tutto da cancellare, avesse vinto coi biancocelesti sarebbe stata a +4 dal secondo posto. Eccesso di fortuna all’inizio? Ricordo Inter-Sassuolo in cui i nerazzurri meritavano la vittoria, non avevo mai visto giocare così bene l’Inter. Gli attaccanti faticano a segnare e poi ci sono i momenti in cui Samir Handanovic para solo il parabile. L’Inter ha bisogno di un attaccante forte e di uno che possa dare i palloni giusti. Éder? A questa squadra sarebbe servito più un centrocampista coi piedi buoni, perché i centrocampisti muscolari ci sono e gli attaccanti sono tanti. Manca però un bell’attore lì davanti».

«Il problema – prosegue Pagliuca – sono i risultati, il ritiro è forse l’ultima soluzione per rimediare. Si cerca di lavorare e stare uniti per 3-4 giorni, magari evitando tifosi che dicono qualcosa. Io la vedo nel modo giusto questa decisione, al fine di rimanere utili e concentrati sul match di sabato. Dopo un mese in cui le provi tutte e si fa fatica, si prova anche questa soluzione. Penso che Roberto Mancini ne avrebbe fatto a meno, però visti gli altri tentativi ora si prova con questa carta. Poi magari per scaramanzia se si vince si conferma. Ho giocato con Mancini per otto anni, so che ha un carattere focoso e non le manda  a dire quando è nervoso. Per me doveva evitare di spifferare quanto successo con Maurizio Sarri in televisione, avrebbe dovuto risolverla nello spogliatoio. Ma credo che potesse tornare indietro non lo farebbe più. Devo dire però che quello che vedevo al Manchester City non mi sembrava lui per quanto si dimostrava focoso; deve essere se stesso, lui è uno che spronava tantissimo i compagni quando giocava».

In chiusura anche un commento sulla Samp, anche lei in difficoltà: «Per ora la Samp sta peggio dell’Inter: pensavo che con Vincenzo Montella ci potesse essere un futuro buono. Rimane un grandissimo allenatore ma non ha elementi adatti al suo gioco che non è speculativo ma dedito alla costruzione partendo dal portiere, la Samp ha più incontristi e hanno problemi a impostare».

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