2014
Pagliari (ag. Gabbiadini): «Ancora Samp? Felici, ma…»
La comproprietà del cartellino di Manolo Gabbiadini, promettente attaccante classe ’91, è stata rinnovata nella giornata di oggi da Sampdoria e Juventus: il giocatore disputerà la prossima stagione con la divisa blucerchiata, a Genova.
Ai microfoni di Sportitalia, il procuratore del calciatore ha rivelato quali sono le sensazioni riguardo all’accordo raggiunto tra i due club: «Oggi abbiamo siglato il rinnovo della compartecipazione, sono stati chiariti parecchi aspetti, di conseguenza siamo felici e contenti di rimanere alla Samp. Speriamo di fare una grande stagione. Il prossimo anno alla Juventus? Troppo presto per parlarne. Abbiamo rinnovato adesso, di conseguenza – ha spiegato Silvio Pagliari, come riportato da tuttojuve.com – concentriamoci su questa annata, bisogna fare bene per poi andare… vedremo dove e perchè. C’è stato un chiarimento con il mister Sinisa Mihajlovic, per il discorso tattico: sono cose che riguardano loro e non me. Il ragazzo si è chiarito, adesso vanno bene le cose. E’ giusto mettere una sigla».
Riguardo il recente cambio ai vertici della società di Corte Lambruschini, l’agente del giocatore ha parlato così, prima di tornare ad approfondire la questione rinnovo-comproprietà: «Abbiamo conosciuto il presidente Ferrero, con grande entusiasmo, ci ha trasmesso tutta la sua positività. Siamo contenti come lo eravamo un anno fa. Sono convinto che farà una grande stagione lui, la Sampdoria, Braida, Osti, il presidente Ferrero e tutta la tifoseria. Manolo rammaricato per non essere rientrato alla Juve? Siccome dico sempre la verità, sarei falso – ha svelato Pagliari – se dicessi il contrario, ormai è un ragazzo di 22 anni: se ci fosse stata la possibilità, l’avrebbe colta, perchè non bisogna dire le bugie. Però quando abbiamo visto che un signor allenatore come Mihajlovic lo ha voluto fortemente alle sue dipendenze, allora meglio essere protagonisti un’altra volta nella squadra che ha pagato 5,5 milioni per la metà l’anno scorso e confermarsi a questi livelli, dare continuità alle prestazioni, anzichè essere comprimario – ha concluso – in un grande club come la Juve».