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2015/2016, il pagellone: Emiliano Viviano
Fare un bilancio della stagione di un singolo giocatore è sempre difficile, inevitabilmente il rendimento della squadra ha influito su quello del giocatore e viceversa. Una stagione va male non solo per un elemento, ma per una serie di situazioni che vanno a sommarsi tra di loro. Di solito è tutto l’organico ad essere imputabile di una stagione andata male, come quella di quest’anno.
Sono veramente pochi i giocatori che si sono tenuti sopra il sei in questo 2015/2016 e questo è significativo di un rendimento non sufficiente da parte di tutta la squadra. Sicuramente uno dei pochi che si salva è Emiliano Viviano. L’estremo difensore blucerchiato ha salvato la Sampdoria, sfidiamo chiunque a dire il contrario. Pur trovandosi davanti una vera e propria gruviera difensiva, non ha ceduto il passo e tirato fuori prestazioni su prestazioni da vero campione. Questo è uno dei tanti motivi per cui mai come quest’anno il portiere è stato l’ancora di salvezza di una nave che faceva acqua da tutte le porte.
Il vascello blucerchiato, perso nella tempesta, ha trovato in Emiliano Viviano il suo timoniere, il suo capitano, perché non è una fascia al braccio a determinare chi è il faro guida della squadra, quello su cui si può sempre contare. Dove erano gli altri quando Suso si è permesso, dopo il gol del raddoppio nel derby, di andare ad esultare sotto la Gradinata Sud? C’era solo Emiliano Viviano, a prendersi l’ammonizione per difendere la sua tifoseria. La sua stagione ha visto solo una prestazione veramente al di sotto delle aspettative, nella 14.a giornata di campionato, nella sconfitta contro il Milan per 4-1, in quella occasione era sceso sotto il cinque ma non è più successo. È stato per ben sei volte il nostro mvp, rispettivamente nelle gare Sampdoria – Fiorentina, persa per 2-0, Samp – Sassuolo, persa per 3-1, Samp – Chievo, persa per 0 -1 (ed è tutto dire essendo state tre sconfitte). Migliore ancora nel pareggio a Firenze e poi nelle due gare di consacrazione con i rigori parati in Sassuolo – Samp e Sampdoria – Lazio. In questi ultimi match, inoltre, si è consacrato miglior para rigori della Serie A con i suoi quattro tiri dal dischetto respinti. La sua media si è considerevolmente alzata in queste uscite con un otto bello tondo alla 34.a giornata.
Nella speranza di trovarlo al suo posto fin dal primo giorno di ritiro, Emiliano Viviano è sicuramente l’uomo da cui ripartire per costruire la Sampdoria del 2016/2017, anche perché senza di lui probabilmente ora si farebbero i conti con una nuova retrocessione a cinque anni di distanza.