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2014

Pagelle Torino-Sampdoria: Mustafi è un muro. Gabbiadini sfonda la porta

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Da Costa 7: Primi 25 minuti da spettatore, poi sale in cattedra respingendo tutto quello che c’è da parare. Prima è abile su Farnerud, poi due volte su Cerci: l’intervento sul numero 11 nell’uno contro uno è una paratona felina. Nella ripresa altre parate decisive sia su Kurtic, con le unghia, che sugli altri avanti granata. Ritrovato.

De Silvestri 6: Per una volta è lui ad essere più attento alla fase difensiva piuttosto che a preoccuparsi di spingere. Mai una sbavatura anche se manca il supporto a Gabbiadini.

Mustafi 7: Un muro umano. Annichilisce Immobile in ogni circostanza. L’intervento a metà primo tempo contro l’attaccante napoletano, anticipato in scivolata, è da applausi. Joachim Löw si starà stropicciando gli occhi.

Gastaldello 6,5: Gioca a denti stretti, cuore da capitano e si disimpegna nell’ordinaria amministrazione, d’altronde con un Mustafi così al suo fianco tutto è più semplice. Mezzo voto in più per il coraggio (dal 15° s.t. Fornasier 6: Entra a 30 minuti dalla fine e si mostra subito sicuro con un bel recupero a perdifiato. Altra conferma).

Regini 6,5: Oggi è lui il terzino a spingere di più e sulla fascia mancina è fondamentale il suo supporto alle azioni offensive. Dietro poi non soffre mai. In crescita continua dopo alcune, opache, prove recenti.

Obiang 6: Manca Palombo ma non si occupa lui di impostare bensì di fare legna in mezzo al campo. Meno lento del solito e soprattutto più preciso. Speriamo che sia il segnale della ripresa definitiva ai suoi livelli.

Renan 5,5: Al brasiliano sono concesse le chiavi del centrocampo, ma a parte un sinistro che finisce di poco fuori, fa poco. Si prende un giallo evitabile e perde un pallone che poteva essere sanguinoso (dal 28° s.t. Krsticic s.v.).

Gabbiadini 7: Il suo missile terra-aria mette la partita in ghiaccio, Padelli può solo sentire il rumore dell’aria che si sposta. Al goal poi unisce la solita prova di sostanza e sacrificio. Prandelli starà gongolando.

Eder 6: Il numero 23 gioca tra le linee e si vede solo in due circostanze. Nella prima quando scucchiaia per Okaka che prende il legno e nella seconda mettendo una bella palla per Gabbiadini. Per il resto è in ombra segno della flessione accusata nelle ultime settimane. (dal 35° s.t. Bjarnason s.v.)

Soriano 6: Largo a sinistra forse non rende al massimo ma tatticamente è utile. Cerca però troppe volte la giocata ad effetto quando servirebbe più concretezza.

Okaka 7: Torna titolare dopo due partite e spacca la gara dopo 7 minuti quando è abile a scattare al limite del fuorigioco e ad insaccare, poi con un tocco dolce rischia di fare doppietta. Nella ripresa respira ma quando parte è imprendibile.

Mihajlovic 7: La partita contro Ventura tatticamente la vince lui. Attacca il Toro alto e lo fa sfogare ma allo stesso tempo con una vera punta lo mette sotto pressione. La squadra soffre il giusto e porta a casa la 6° vittoria della sua gestione. Condottiero.

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