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Pagelle Samp-Napoli 2-4: harakiri Barreto, Carbonero positivo
Viviano 5 – Anche quando svolge l’ordinaria amministrazione (e in uscita su Higuain qualcosa in più), un portiere non può esser sufficiente se subisce quattro gol. E sull’ultimo di Mertens l’impressione è che l’estremo difensore blucerchiato pecchi di esplosività in un brutto revival dei tempi di Curci.
Cassani 4 – Quando si dice l’esperienza dovrebbe contare qualcosa, arriva il numero 5 blucerchiato a smentire l’assioma. Insigne non lo fa soffrire neanche tanto, ma lui non sale neanche una volta a mettere qualche cross. Poi a mezz’ora dalla fine trova la maniera di beccarsi un inutile secondo giallo e spegne i sogni di rimonta della truppa di Montella.
Moisander 5 – Continua la galleria degli orrori del finlandese. Montella sta provando a dargli fiducia in tutte le maniere, anche perché per il calcio desiderato dal mister blucerchiato l’esperienza olandese di Moisander dovrebbe contare qualcosa, specie in fase d’impostazione. Peccato che ci siano continue imperfezioni e sul 3-1 il finlandese lasci un’autostrada a Hamsik.
Zukanovic 6 – Va detta una cosa: il ruolo di centrale difensivo non pare essere il migliore per lui, però Higuain ha le vere occasioni di questa gara solo quando il bosniaco lo molla un attimo. E qualcosa vorrà pur dire sulla prestazione dell’ex Chievo contro il bomber più forte dell’Europa.
Regini 5 – Ogni tanto prova a salire, ma Hysaj è sempre attento. E Callejon non esita a bucarlo quando può. Spiace ripetersi, ma la risposta al problema dell’out mancino della difesa blucerchiata non può esser lui.
Carbonero 6 – Avrebbe meritato anche qualcosina in più, se non fosse stato per il finale. Nella prima brutta mezz’ora, è uno dei pochi a salvarsi, poi crea l’occasione che porta al gol di Correa. Mette palloni interessanti, fa soffrire Ghoulam: tiene la Samp in partita. Quando Cassani viene espulso, il colombiano viene spostato terzino. Purtroppo nel finale è stanco e lo si vede: prima tiene in gioco Higuain (che sbaglia clamorosamente), poi viene miseramente saltato da Mertens sul 4-2.
Fernando 5 – Troppo nervoso, poco creativo. Rischia il rosso per doppia ammonizione nel primo tempo per un paio di interventi troppo energici: il metro fiscale di Orsato avrebbe potuto penalizzarlo. E non s’intende con Cassano quando la Samp sembra sul punto di pareggiare la gara.
Barreto 3 – Prestazione che ha del folle. I suoi errori non sono certo dovuti a posizionamenti sbagliati o mancanza di tecnica, ma all’assenza totale di concentrazione. Prima manda Higuain in porta per l’1-0, poi regala il rigore del 2-0 con un intervento francamente evitabile (dal 10′ s.t. Alvarez 6 – Prima presenza in maglia blucerchiata per l’ex Vélez. Purtroppo entra quando Cassani commette l’ingenuità di lasciare in dieci la Samp: ci sarà tempo per rivederlo, ma intanto mette a referto l’assist per Éder).
Correa 6 – Ogni tanto si specchia un po’ troppo in sé stesso ed è lezioso: cose che non ti puoi permettere in A, figurarsi contro la capolista. Il gol lo nobilita e forse gli fa guadagnare ulteriore fiducia, ma ci vorrà più continuità per valutarlo a pieno (dal 35′ s.t. Ivan s.v. – Dovrebbe entrare per contenere le avanzate ospiti, ma Mertens segna il 4-2 e la sua entrata diventa puro dato statistico).
Cassano 5.5 – Non la migliore delle prove. A differenza delle gare precedenti, trova un cliente difficilissimo in Koulibaly, che è più grosso e ha una resistenza fisico-atletica non indifferente. La riprova è data dal fatto che prova a predicare, ma nel nulla. Fernando potrebbe dargli un paio di palloni buoni davanti a Reina, ma i due non si capiscono (dal 19′ s.t. Dodò 5.5 – Altro esordio in maglia doriana, stavolta per emergenza tattica. L’impressione è che sia troppo fumo e poco arrosto, cercando alcuni dribbling impossibili: speriamo di esser smentiti nel corso della stagione).
Éder 6 – Il gol – con la collaborazione di Reina – nobilita una prestazione contrastante. Bene nei momenti cruciali (la rete del 2-3 o il velo per il gol di Correa), ma per il resto sembra un po’ soffrire l’avversario e la convivenza con Cassano, che occupa quella posizione di punta dove l’italo-brasiliano ha segnato dieci gol nella prima parte del campionato.
Napoli (4-3-3):
Reina 5.5; Hysaj 6, Albiol 6, Koulibaly 6.5, Ghoulam 5.5 (dal 25′ s.t. Strinic 6.5); Allan 6.5, Hamsik 6.5, Jorginho 6; Callejon 6.5 (dal 38′ s.t. El Kaddouri s.v.), Higuain 6, Insigne 6.5 (dal 30′ s.t. Mertens 7).