2013

Pagelle Samp-Inter: Poulsen incoraggiante, Sansone opaco

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Romero 6 – Deve fare poche parate: sui gol, fa quel che può; sulla prima occasione per Palacio, si oppone due volte al compagno di nazionale. Onestamente, chiedere di più al “Chiquito” è inutile quanto fuorviante.

Gastaldello 5.5 – Sul gol di Palacio, lascia colpevolmente solo l’ex Genoa, che gli sfugge davanti agli occhi. Nel resto della gara, svolge ordinaria amministrazione.

Palombo 6.5 – Il maggior dubbio riguarda il perché debba tirare le punizioni, visto che dimostra come non possa rappresentarne uno specialista. Comunque il migliore del terzetto difensivo blucerchiato, che cerca di complicarsi la vita in più di un’occasione.

Mustafi 6 – Il suo salvataggio su Palacio ad inizio ripresa ricorda quello sul tiro a botta sicura di Bonaventura, avvenuto sabato a Bergamo. Il giovane tedesco si arrangia come può: marcare Cassano non è proprio una passeggiata. E’ giovane, capita che sbagli e si farà.

De Silvestri 6 – Non si ricopre di gloria, ahimé. L’esterno destro avrebbe la possibilità di sfondare, visto che Alvaro Pereira non affronta la migliore stagion della sua carriera. Eppure, l’ex Lazio è timido, troppo timido; anzi, per raddoppiare su Cassano, lascia crossare indisturbato l’uruguaiano sull’azione dell’1-0 interista. Nella ripresa migliora e salta Pereira diverse volte.

Obiang 6.5 – Il migliore del centrocampo blucerchiato: il più cattivo, il più continuo, semplicemente il migliore degli 11 in campo di parte sampdoriana.

Krsticic 6 – Uno dei più arrembanti della giovane pattuglia di Delio Rossi, il serbo eccelle in fase di recupero palloni e tiri dalla distanza; meno quando si tratta di impostare. Così arrembante da beccarsi anche il giallo (forse eccessivo) da parte di Banti (dal 41′ s.t. Munari s.v. – Un ingresso che non aggiunge nulla).

Poli 5.5 – Il giallo rimediato a metà primo tempo è ridicolo, ma il centrocampista fa poco per vendicarsi sul suo recente passato. Troppi ghirigori e poca concretezza: salterà il Palermo, era in diffida.

Estigarribia 5.5 – Ha di fronte Jonathan, che ricorda vagamente “scivolino” Padalino; tuttavia, il paraguaiano non punta mai il suo avversario e si limita a mettere cross che spesso non trovano i compagni in area. Un suo tiro sfiora la traversa a primo tempo (dal 31′ s.t. Poulsen 6.5 – C’è una chance proprio per tutti, se persino il danese trova spazio nel finale. Per cinque lunghi minuti, nessuno gli passa la palla; poi la recupera e si guadagna anche il fallo. Onestamente, guardandolo per venti minuti, viene da chiedersi quale sia il motivo di tanto ostracismo tecnico nei suoi confronti).

Sansone 5.5 – Tutti hanno ben in mente le sue capacità balistiche, che non mancano di impegnare Handanovic anche nella partita odierna; tuttavia, il ragazzo non fa dei buoni movimenti e viene presto sostituito da Rossi, pur di giocare con due prime punte (dal 14′ s.t. Maxi Lopez 6 – Si sdoppia pur di creare problemi a Juan Jesus e Ranocchia: tante sportellate e lavoro oscuro, ma di pericoli veri ne crea pochi. Un destro su punizione, per altro centrale, è il massimo che per ora può dare nelle sue condizioni fisiche).

Icardi 5.5 – Contro quello che potrebbe esser il suo futuro, l’argentino si impegna molto, ma produce poco: un colpo di testa su corner è il massimo che riesce a fare per impensierire Handanovic. L’ex Barca ha anche un’altra buona occasione, ma non approfitta dei regali di Jonathan; quando poi Rossi lo mette a fare la seconda punta, la pacchia finisce ed anche la sua partita, dato che non è il suo ruolo.

Inter (4-3-1-2)
Handanovic 7; Jonathan 5 (dal 13′ s.t. Silvestre 6), Ranocchia 6, Juan Jesus 6.5, A. Pereira 6.5; Gargano 5.5, Kovacic 6, J. Zanetti 6; Guarin 6; Cassano 5.5 (dal 21′ s.t. Kuzmanovic 6), Palacio 7.5.

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