Pagelle Samp-Hellas: Soriano superstar, Regini è un turbo

Da Costa 7 – Nel primo tempo non ha molto da fare: presente sulle uscite, attento sulla grande occasione di Toni a inizio gara. Nella ripresa, nonostante l’ampio vantaggio, chiude sui tentativi di Iturbe, Toni, Cacia e Rabusic. Specie sul neo-entrato gialloblu è decisivo, ma nel finale parte la hola quando si improvvisa anche dribblomane. Peccato che sia stato così bravo in una partita ormai chiusa.

De Silvestri 6.5 – Ne avrebbe di spazio per spingere tra Jankovic e Albertazzi, ma si tiene sulle sue. Nella ripresa si sgancia anche lui e trova il modo di divertirsi sulla fascia.

Mustafi 6 – Se c’è qualcuno che fatica a brillare nello scenario di oggi, è Mustafi. Fa del suo meglio, ma Toni è l’unico a creare qualche problema a Da Costa. Ci saranno giornate migliori.

Gastaldello 6.5 – Giornata tranquilla, ma qualche dribbling di troppo nell’iniziare l’azione blucerchiata. Decisivo nel finale per chiudere sull’attivissimo Rabusic.

Regini 7.5 – Chi l’avrebbe mai detto che avrebbe fatto una stagione così da terzino. L’esperienza di Empoli e dell’Europeo con l’U-21 gli è servita a maturare: i risultati si vedono ora. Straripante sull’azione del 3-0, dove salta di netto Cacciatore e mette in mezzo l’assist per Soriano. Sopratutto, Iturbe è spento grazie al suo lavoro. Ottimo così, speriamo che continui a migliorare.

Soriano 8 – Trova il secondo gol stagionale e dimostra che la maturazione sembra definitivamente arrivata. Speriamo si confermi da mezzala. La Samp rischia di aver trovato un tesoro nel giocatore che più era stato nel bersaglio dei tifosi fino all’arrivo di Mihajlovic. Il serbo ha valorizzato la paga, lui ripaga con una super-prestazione e la prima doppietta con la Samp. E sul secondo gol grande fuga da maratoneta.

Palombo 7 – L’unico a cui non serve mai un turno di riposo. Di fronte a Soriano e Renan così in forma, sembra in ombra. Invece trova il modo di bucare Rafael con una punizione non imparabile. Ma oggi è la giornata dei miracoli e il brasiliano dell’Hellas toppa l’intervento (dal 35′ s.t. Salamon s.v. – Nella giornata dei miracoli, pure lui trova il tempo per esordire con il Doria in A. Finora solo Coppa Italia, oggi i primi passi al Ferraris e in campionato).

Renan 7.5 – Messo a lungo in naftalina, è decisivo per la vittoria di oggi. Tanta corsa e dinamismo, tanta voglia di dimostrare che lui può esser utile a Mihajlovic, anche con un ruolo secondario. Il sinistro apre la strada al vantaggio, il destro trova comunque la via del gol. Certo che il suo mancino è una sentenza.

Gabbiadini 6.5 – S’impegna e fa a sportellate con Albertazzi, ma non riesce a segnare. Alla fine della giornata, sembra lui quello più rabbuiato nella festa blucerchiata (dal 17′ s.t. Eder 6 – Riposato, entra fresco e continua a metter sotto pressione lo sveturato Albertazzi).

Maxi Lopez 6.5 – Era una prova decisiva per lui, ma non ne esce trionfante. La sua prestazione è sufficiente, ma non lo si riesce a ricordare per una giocata decisiva. Nel secondo tempo ingrana e alza il voto, però deve ancora ritrovare la strada del gol.

Sansone 7.5 – Dopo i 20′ scarsi di Bergamo era atteso alla prova del nove: l’ha superata alla grande. Ti aspetti la sua ignoranza tecnica al servizio della squadra e invece segna un gol di rapina per aprire la gara. Poi dà il là sull’azione del 2-0, con un perfetto assist per Regini. L’autonomia è ancora limitata, ma l’utilità nelle giornate di grazia come questa è indubbia (dal 25′ s.t. Bjarnason 6 – In campo dopo tanto tempo, proprio contro la squadra con cui ha segnato l’unica rete in maglia blucerchiata. Tenace quanto basta per una partita già decisa).

Hellas Verona (4-3-3):
Rafael 5; Cacciatore 4.5 (dal 23′ s.t. Pillud 5), Maietta 5, Moras 5, Albertazzi 4.5; Halfredsson 4.5, Donadel 5, Romulo 5.5 (dal 18′ s.t. Rabusic 6.5); Iturbe 5.5, Toni 6 (dal 29′ s.t. Cacia 5.5), Jankovic 4.5.