2013
Pagelle Samp-Genoa: De Silvestri nullo, Krsticic annullato
Da Costa 5 – Indubbiamente, ben altro livello del brasiliano rispetto ai primi due impegni di campionato. Se sul 2-0 di Calaiò non può nulla, forse si poteva fare di più sul pur bel destro di Antonini al volo. Purtroppo, sul terzo gol di Lodi, Da Costa ha di che rimproverarsi. Chissà che l’effetto benefico dell’addio di Romero non sia già finito.
Gastaldello 5 – Rientrato dopo due assenze in quest’inizio di Serie A, non sarà certo un derby da ricordare per il capitano blucerchiato. “Gasta” soffre poco nella prima frazione, ma nella ripresa si fa uccellare da Calaiò, in un testa a testa vinto dal neo-acquisto genoano sul cross di Vrsaljko. Ci sarà molto da lavorare.
Palombo 5.5 – L’anno scorso marcava Borriello e lo neutralizzò; questa volta gli tocca Gilardino e gli va anche bene fino ad un certo punto. Nella ripresa, l’attaccante della nazionale – volpone di razza – diventa più pericoloso e Palombo è anche costretto al giallo sull’azione che porta alla punizione del 3-0 di Lodi.
Costa 5.5 – Visto lo scheramento iper-difensivo del Genoa dopo il vantaggio, nel primo tempo lo si trova spesso in proiezione offensiva, a supporto di Regini e Bjarnason. Anche lui, nella ripresa, cala alla distanza: sul 2-0, inoltre, c’è da chiedersi dove sia.
De Silvestri 4.5 – Diciamoci la verità: il suo era uno dei “mismatch” che la Samp avrebbe dovuto sfruttare per vincere questa stracittadina. All’inizio, il derby di De Silvestri inizia in maniera pessima, con lui troppo morbido nella marcatura su Antonini nell’occasione del gol dell’ex Milan. Non c’è una volta che, a sinistra, il Genoa rischi di essere pungolato dall’ex Lazio: decisamente la delusione maggiore di questa stracittadina, nata male e finita peggio.
Obiang 6 – Pian piano la sua condizione sta crescendo: è uno dei pochi della Samp a convincere nei primi 45′. Nella ripresa, rimane uno dei pochi a salvarsi, anche perché è l’unico a pensare che tirare possa essere la condizione sufficiente e necessaria per iniziare una rimonta.
Krsticic 4.5 – Facciamo fatica a capire cosa stia succedendo al serbo: questa è la quarta gara stagionale ed il vecchio, buon Nenad ancora non si è visto. Gioca in maniera troppo semplice per impensierire gli avversari, mancano le sue verticalizzazioni. Il suo confronto con Lodi era una delle chiavi di volta di questo derby, sebbene l’ex Catania sia più maturo del serbo: è andata male ed il duello tra numeri 10 è finito come peggio non poteva per la Samp.
Bjarnason 6 – Rossi lo getta subito nella mischia, nonostante i pochi giorni con i suoi compagni da quando è arrivato a Genova. I richiami di Rossi in allenamento sono stati duri, ma l’islandese fa il suo e serve anche Gabbiadini con un bel filtrante nella prima frazione. Tuttavia, il tecnico non lo trova ancora in condizione e lo cambia nell’intervallo (dal 1′ s.t. Soriano 5.5 – Tanto ben visto da Rossi durante gli allenamenti, Soriano si ritrova in campo solo nella ripresa, dopo aver accarezzato il sogno di un posto da titolare: anche lui prova timidamente dalla distanza, ma è sopratutto la quantità di calcioni a distinguerlo).
Regini 5.5 – Lui dovrebbe soffrire contro il buon Vrsaljko: se De Silvestri è appannato, lui spinge decisamente di più sulla sua fascia di competenza, costringendo il croato a rimanere basso. Poi però il patatrac: alla prima discesa del terzino genoano, Regini sbaglia tutta e consente il passaggio per il 2-0 di Calaiò. Per essere il primo derby, non rimarrà indimenticabile (dal 21′ s.t. Sansone 6 – Non si capisce perché Rossi non lo metta prima, invece di fargli fare il salvatore della patria come al solito: gli spunti decisamente buoni, così come a Bologna. Speriam di vederlo titolare il prima possibile).
Eder 4.5 – Quando si vede il brasiliano in campo nei primi 45′, viene da chiedersi perché è in campo: onestamente è poco utile per le sorti blucerchiate e si prende l’onere di battere i piazzati, pur non avendo idee chiare sul come farlo. Quando poi si va sul 2-0 e cominciano i tacchi su sé stesso o le troppe proteste con l’arbitro, si capisce che Eder diventa anche dannoso per la serata blucerchiata (dal 30′ s.t. Pozzi s.v. – Rientrato finalmente in campionato con la maglia della Samp, Nick entra a situazione già compromessa in un 4-3-3 tutto d’attacco. Il massimo che riesce a rimediare, nel caos generale, è un giallo per proteste).
Gabbiadini 5.5 – Solo come un’anima in pena, il bomber deve venirsi a cercare la palla ai 30-35 metri: questo dice molto sulla fluidità di gioco della Samp attuale.
Genoa (3-5-2):
Perin s.v.; Gamberini 6 (dal 22′ s.t. De Maio 6), Portanova 6.5, Manfredini 6; Vrsaljko 6, Biondini 7, Lodi 7, Matuzalem 5.5 (dal 19′ s.t. Cofie 6), Antonini 6.5 (dal 26′ s.t. Santana 5.5); Calaiò 6.5, Gilardino 6.5.