2015
Pagelle Samp-Genoa 1-1: Viviano eroe di giornata, Acquah ovunque
Viviano 7 – L’esultanza sul pareggio di Eder forse lo consegna definitivamente all’affetto del popolo blucerchiato. Intanto però c’è anche la sostanza: due parate su Niang e quella fondamentale nel finale di Bertolacci. Forse senza di lui racconteremmo un altro finale di gara.
De Silvestri 5 – Continua un momento non entusiasmante per il Lollo blucerchiato: sull’occasione dell’1-0 del Genoa, si perde Iago Falqué sul secondo palo. Poi si perde anche Kucka nell’occasione finale e regala un ulteriore brivido ai tifosi. In generale fatica e non si propone molto. Il problema è che non ci sono grossi ricambi all’orizzonte.
Silvestre 6 – Tutta la sera a combattere con Niang, se la cava discretamente anche con Borriello.
Romagnoli 6.5 – Diligente come al solito, scivola sull’esterno per coprire gli inserimenti di Perotti, di fatto annullando l’argentino.
Regini 5.5 – Dovrebbe fronteggiare a turno Iago Falqué e Perotti. Potrebbe andar peggio. Rimane la poca propensione offensiva, che sembra esser un problema di lunga data. Il fallo finale su Izzo – da cui scaturisce il calcio di punizione per le occasioni finali di Kucka e Bertolacci – è un’ingenuità che un giocatore come lui non si può (e non si deve) permettere. Figuriamoci al 94′ di una gara così tesa.
Obiang 5 – Capitano dopo l’uscita di Palombo dal campo, gli si dà responsabilità. Avrebbe il pallone del k.o., ma spreca davanti a Perin mandando alto, vanificando clamorosamente l’assist involontario di Kucka. Inoltre si perde due volte Bertolacci all’inizio e alla fine della gara: due incertezze che sarebbero potute costar caro alla Samp. Fortuna e Viviano fanno modo che non vada così.
Palombo 5.5 – Altra prestazione sotto tono per il capitano blucerchiato, che gioca una gara senza infamia né lode contro il centrocampo tutto muscoli del Genoa. Esce per far spazio alla forza motrice di Duncan (dal 21′ s.t. Duncan 6 – La sua entrata in campo serve a dar maggiore dinamicità in campo alla Samp. Grazie a lui, Mihajlolvic passa parzialmente al 4-4-2, salvo ripensarci subito. Fa il suo e si nota la differenza con il compagno).
Acquah 6.5 – Molto attivo nel primo tempo, inventa un assist liftato che Okaka spreca malamente. Il ghanese è ovunque, atleticamente immarcabile. Ogni tanto pecca di testardaggine, ma un giocatore così in forma farà solo che bene alla Samp di questo periodo.
Soriano 5.5 – Un peccato che questo derby si concluda così, con l’uscita dal campo dopo 70′. Pochi sprazzi, ma la colpa non è sua: dal centrocampo non vede un pallone buono per poter servire gli attaccanti (dal 26′ s.t. Muriel 5.5 – Dopo il gol al Chievo, altri 20′ nelle gambe. Tuttavia non è proprio nelle condizioni di cambiare la gara).
Eder 6.5 – Segna sempre lui. Tre palloni toccati, un gol. Altro gol al Ferraris, altro gol nel derby, rete numero otto in campionato. Ormai è talmente decisivo che sottolinearlo sembra quasi un esercizio stilistico. In realtà, è un’importante verità (dal 38′ s.t. Eto’o s.v. – La sua entrata è attesa come l’arrivo del messia. Strano che entri solo a cinque minuti più recupero dalla fine, anche perché per cercarsi il pallone deve risalire fino alla trequarti difensiva. Forse è il caso di dargli più minuti, altrimenti non sapremo mai quanto vale).
Okaka 5 – Nel primo tempo ha sul groppone un’enorme chance mancata a cinque metri dalla porta, segno che le cose non vanno benissimo in questo periodo. Combatte, ma non produce. Mihajlovic lo tiene fino in campo perché sente di aver bisogno di un centravanti vero, ma alla fine non è decisivo in nessun caso.
Genoa (3-4-3):
Perin 6; Roncaglia 5, Burdisso 6, De Maio 6; Rincon 6, Kucka 6.5, Bertolacci 6.5, Edenilson 5.5 (dal 29′ s.t. Bergdich 5.5); Iago Falqué 6.5 (dal 42′ s.t. Izzo s.v.), Niang 6.5 (dal 35′ s.t. Borriello s.v.), Perotti 5.5.