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Pagelle Samp-Frosinone 2-0: Fernando rinato, Quagliarella fondamentale
Viviano 6.5 – Il concludere imbattuto la gara è già un successo. Fondamentalmente deve intervenire solo due volte, ma sul quasi-autogol di Correa e sul destro di Tonev è pronto a respingere. Quanto basta contro una squadra venuta per difendersi.
Cassani 6.5 – Riposizionato da centrale destro nella difesa a tre, l’ex Parma spinge quando è opportuno e non soffre affatto un nervosissimo Dionisi. Sul 2-0 c’è anche il suo zampino, con un cross che trova sia Correa che Quagliarella a centro area.
Ranocchia 7 – Giusto dare al Frog quel che è suo. Ranocchia ha sollevato tanti dubbi, ma gestire la gara con autorità contro Ciofani non è automatico. Nonostante le difficoltà palesate negli ultimi tempi, la sua partita sul 9 avversario è un esempio di come lo vorremmo sempre vedere.
Moisander 6 – Si becca un giallo gratuito nel finale di gara, ma per il resto passa un pomeriggio più che tranquillo.
De Silvestri 6.5 – Al ritorno da titolare causa l’assenza di Ivan, trova il modo di giocare diversi palloni. A destra la Samp preme forte ed è Lollo a metter dentro l’assist dell’uno a zero per Fernando. La sua uscita serve a risistemare la squadra di fronte ai cambi di Stellone (dal 22′ s.t. Silvestre 6 – Qualche legnata, un apporto roccioso nella fase di maggior contenimento della gara. Quello che serviva, insomma).
Soriano 6 – Dei giocatori tecnici di questa Samp palla a terra, oggi è sembrato quello meno incisivo. Forse anche perché rispetto alla gestione Zenga il suo raggio d’azione si è arretrato: con il 3-4-2-1 deve fare un lavoro diverso. Lo apprezziamo lo stesso.
Fernando 7 – Ci chiedevamo dove fosse finito il giocatore dominante di inizio campionato. Finalmente eccolo! Una traversa al terzo, una punizione pericolosa, il gol dell’1-0 con un inserimento da manuale e tanti duelli vinti a centrocampo. Se ci sarà QUESTO Fernando fino a fine campionato, la Samp ha una chance di chiudere il discorso salvezza in anticipo.
Dodô 6 – Partita contenuta. Tonev è un po’ più attivo di Dionisi e tocca farci attenzione. Se c’è una cosa che gli si può rimproverare, è il fatto di dover cercare il dribbling a tutti i costi, anche in situazioni dove non sarebbe la prima soluzione.
Alvarez 6.5 – Ogni tanto sembra esser troppo lezioso, ma le sue giocate danno continuità alla manovra della Samp e fanno aprire un po’ le maglie del Frosinone, che spesso lo raddoppia per togliergli la palla dal mancino (dal 38′ s.t. Christodoulopoulos s.v. – Entra per dare il cambio all’argentino stremato).
Correa 6.5 – Quando c’è da accelerare o aprire il campo con un’incursione, è il go-to guy della Samp: ogni tanto strappa il ritmo contenuto della partita per provare a superare la linea Maginot costruita da Stellone. Impensierisce anche Leali, ma gli manca solo il gol. Sta diventando sempre più importante per la Samp (dal 31′ s.t. Krsticic 6 – Il tempo di entrare e dare più equilibrio alla Samp. Si becca un giallo, ma è bello rivederlo utile per la causa blucerchiata).
Quagliarella 7.5 – Il voto può sembrare alto, ma in realtà Quagliarella in questa gara ha dato una risposta al perché la Samp ha fatto fatica per tutto l’anno lì davanti. Nonostante Éder e Muriel abbiano segnato 18 gol insieme in A per i blucerchiati, l’impressione è che la Samp non abbia mai avuto la prima punta tanto desiderata. Contro una squadra iper-chiusa, il Quaglia fa tutto secondo il manuale: dà sportellate, si guadagna metri e falli. E trasforma anche una delle poche occasioni della gara, battendo Leali con un destro sbilenco. Avrebbe anche guadagnato un rigore per mano di Blanchard, ma Orsato sorvola.
Frosinone (4-3-3):
Leali 5.5; Rosi 5, Ajeti 6, Blanchard 5.5 (dal 38′ s.t. Longo s.v.), Pavlovic 6; Gori 6, Frara 5 (dal 22′ s.t. Kragl 5), Sammarco 5; Tonev 5.5 (dal 33′ s.t. Paganini s.v.), Ciofani 5, Dionisi 4.5.