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2013

Pagelle Samp-Atalanta: Mustafi eroe, Palombo disastroso

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Da Costa 6 – Non particolarmente impegnato: è vigile su un’uscita fuori dall’area, mentre può solo guardare sulle due super-occasioni avute da Raimondi nella prima frazione.

Mustafi 7.5 – Una roccia che è difficile da perforare. Le prende tutte, dalla prima all’ultima; la più importante la incoccia di testa sul corner di Eder ed è il gol che permette alla Samp di festeggiare la prima vittoria casalinga della stagionale. Mica male per chi era arrivato come uno “scarto” dell’Everton.

Gastaldello 6 – Forse il peggiore del terzetto difensivo: Denis non gli crea chissà quali grane, ma lui sbaglia comunque qualcosa, sopratutto in fase d’impostazione. Trova modo di beccarsi l’ennesimo giallo stagionale, sebbene l’arbitro sia troppo severo nella circostanza.

Costa 7 – Tignoso come suo solito, ha modo di mazzolare Moralez ogni volta che può. E’ fondamentale anche sul tiro dell’argentino al 53′, quando blocca la strada all’ex Velez in piena area di rigore. Un giallo d’esperienza potrebbe rovinare la sua prestazione, ma in realtà continua il suo buon momento: è titolare inamovibile, se continua così.

De Silvestri 6 – Non è la solita versione super vista in questo campionato, ma quella di oggi basta per avere la meglio sull’avversario di turno, Del Grosso. Certo, su Raimondi nel primo tempo lascia forse troppo spazio.

Palombo 4.5 – Dire che questa sia stata una delle sue peggiori prestazioni in maglia blucerchiata è forse esser troppo buoni. Non fa filtro, permettendo all’Atalanta di salire; sbaglia cinque lanci prima che il pubblico lo fischi. Lui reagisce male, ma è troppo tardi per dare un segnale sul campo: Rossi all’intervallo lo toglie per evitare il peggio (dal 1′ s.t. Gentsoglou 6.5 – Per fare meglio del Palombo di oggi ci vuole poco: passaggi semplici e tanto fisico danno la giusta sostanza alla Samp della ripresa, che soffre di meno il centrocampo dei bergamaschi. L’anno trascorso a Livorno gli ha fatto decisamente bene).

Obiang 6 – Lo spagnolo dà dei segnali di crescita, per fortuna. Lotta, sgomita in mezzo al campo e dimostra di poter fronteggiare al meglio il dirimpettaio Cigarini. Peccato per l’occasione sprecata davanti a Consigli: con un po’ più di precisione, anche lui sarebbe entrato sul tabellino dei marcatori. Deve ancora migliorare sui tiri dalla distanza.

Regini 6.5 – Galvanizzato dai cinque minuti di gloria di Livorno, Regini viene riproposto come esterno di sinistra. Era stato accantonato perché in quella posizione si pensava di avere soluzioni migliori: l’infortunio di Gavazzi ha dimostrato come non sia proprio così. Al ritorno sulla corsia mancina, la sua partita è buona: non manca di mettere in difficoltà il giovane Nica. Forse è più adatto a far altro, ma in questo ruolo si sta lentamente riscoprendo.

Bjarnason 5 – Se a Livorno si era mosso bene da “10”, oggi va decisamente peggio: i suoi movimenti tra le due linee dell’Atalanta non fruttano mai un vero pericolo. Tanta corsa, ma poca sostanza per l’islandese.

Eder 6.5 – Una partita dai due volti quella del brasiliano: nel primo tempo non lotta e non  si nota particolarmente. Nella ripresa, invece, inizia col turbo e mette diversi assist, tra cui quello dell’1-0 per Mustafi. Mette diverse volte in difficoltà Consigli e non esita al tiro dalla distanza, impensierendo spesso la retroguardia avversaria. Si guadagna gli onori della cronaca anche per l’espulsione di Nica, causata da una sua percussione (dal 33′ s.t. Soriano s.v. – Viene inserito nel finale e svolge praticamente il ruolo di seconda punta: una prassi che sta diventando forse troppo consueta. Già non è ben visto dai tifosi, figuriamoci fuori ruolo…).

Gabbiadini 5.5 – Isolato come un sasso nel deserto, l’ex della gara non riesce ad incidere nei primi 45′. Nel secondo tempo, tenta a più riprese di battere il suo ex compagno di squadra Consigli, ma non ci riesce (dal 37′ s.t. Pozzi s.v. – Entrato nel finale ed applaudito come un eroe, Nick ha il compito di tenere alta la squadra nel finale di gara. Commovente quando va a marcare addirittura Del Grosso nel finale di gara: un combattente nato).

Atalanta (4-4-1-1)
Consigli 6.5; Bellini s.v. (dal 21′ p.t. Nica 4.5), Stendardo 5.5, Yepes 6, Del Grosso 5.5; Brienza 5 (dal 12′ s.t. Livaja 5), Cigarini 6, Carmona 5.5, Raimondi 6.5; Moralez 5 (dal 37′ s.t. De Luca s.v.); Denis 5.5.

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