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Pagelle Samp-Atalanta 2-1: Muriel ispiratore, Linetty ovunque
Viviano 6 – Di parate vere e proprie ne deve far poche. La più importante è su un colpo di testa ravvicinato dell’ex Zukanovic: salvataggio dal pareggio ospite, avvenuto però a gioco fermo. Rispetto alla prima giornata, è stata una domenica più tranquilla.
Sala 6 – Le sue letture offensive sono interessanti e mette in difficoltà un evanescente Spinazzola, ma deve far progressi dal punto di vista difensivo. Dopo Empoli, altra disattenzione e altra grazia, stavolta a firma Alejandro Gomez, che sfrutta un fuorigioco mal eseguito dal numero 22 blucerchiato, ma grazia Viviano e la Samp. Sotto questo punto di vista, c’è da migliorare. E per fortuna c’è tempo.
Silvestre 6.5 – Solido, roccioso e presente su tutti i palloni che volano sopra l’area blucerchiata. Anche qui è presto, ma speriamo tra qualche mese di parlare di un giocatore recuperato per la causa doriana.
Regini 6.5 – Si sta adattando a questo ruolo. Giampaolo per ora non sta chiedendo dal mercato un rinforzo titolare, ergo il neo-capitano blucerchiato si tiene il posto. Anche per lui una giornata tranquilla: Paloschi non si è visto e in dieci l’Atalanta ha giocato molto poco dentro l’area di rigore.
Pavlovic 6 – Offensivamente più smaliziato rispetto alla prima di campionato, ma deve stare attento alle accelerazioni di D’Alessandro nella ripresa, che oggettivamente ha un altro passo. La condizione migliorerà, specie con la pausa immediata a disposizione.
Barreto 6.5 – Meglio nella ripresa, quando viene coinvolto maggiormente nella manovra. Certo è che realizza il prezioso gol del 2-1 con la gentile collaborazione di Sportiello e Spinazzola: non segnava in Serie A dal 30 novembre 2014 (dal 39′ s.t. B. Fernandes s.v. – Nel finale sfoggia il 10 blucerchiato per la prima volta al Ferraris).
Torreira 6.5 – A Empoli abbiamo visto una prova più brillante, ma forse vale anche per la Sampdoria in generale. Gli va dato atto di esser rimasto in campo a tutti i costi: Cigarini dovrà faticare per prendersi il posto dell’uruguayano.
Linetty 7 – Se il polacco dovesse continuare a questi ritmi, a fine anno i tifosi potrebbero innamorarsene per non tornare più indietro. Il primo tempo è un po’ blando, ma non sbaglia nulla e poi nella ripresa è ovunque. Rincorre chiunque gli capiti a tiro.
Alvarez 6 – Il compito del trequartista in un 4-3-1-2 dovrebbe esser quello di servire più possibile le punte. Questa skill non sembra ancora essere nelle possibilità dell’argentino, che colleziona diversi dribbling e un tiro a lato, ma niente più (dal 15′ s.t. Praet 6 – Tanta la curiosità sul belga. A cominciare da quella di Giampaolo, tanto da metterlo in campo a mezz’ora dalla fine. Lui si presenta bene, subito con un recupero in chiusura dietro la metà campo. Ha anche un’occasione nel finale, neutralizzata da Sportiello: ci sarà tempo per inserirlo dal primo minuto).
Quagliarella 6.5 – Il lavoro oscuro passa dalla sua fatica e dai contrasti che va a fare, in modo da lasciare più energia a Muriel per le sue accelerazioni. Si toglie lo sfizio di realizzare il penalty del pareggio spiazzando Sportiello (dal 28′ s.t. Budimir 6 – A differenza di Empoli, più propositivo l’ex Crotone. Nel finale crea anche un buon presupposto per il 3-1, ma la difesa ospite si salva).
Muriel 7 – Si può sperare che possa essere un anno diverso per Muriel. Lo si vede specie da queste partite, quando il colombiano non segna (sfortunato sul palo colto sullo 0-1), ma causa il rigore dell’1-1 e mette l’assist per il vantaggio. Attendiamo segnali di continuità: ci siamo cascati già troppe volte.
Atalanta (3-5-2):
Sportiello 5; Raimondi 4.5, A. Masiello 5.5, Zukanovic 6; D’Alessandro 6, Kessiè 6.5, Kurtic 5 (dal 31′ s.t. Petagna s.v.), Carmona 4, Spinazzola 5 (dal 13′ s.t. A. Conti 5.5); A. Gomez 5, Paloschi 5 (dal 1′ s.t. Konko 6).