Pagelle Genoa-Sampdoria: è una Maxi festa blucerchiata - Samp News 24
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2014

Pagelle Genoa-Sampdoria: è una Maxi festa blucerchiata

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Da Costa 6: gli avversari, in particolare Bertolacci, lo chiamano in causa solamente in un’occasione. Il brasiliano risponde presente. Le uscite non sono il suo forte e anche questa sera lo dimostra: troppo statico. CALMO


De Silvestri 6,5
:ara completamente la corsia di competenza, avanti e indietro, su e giù, sul (brutto) prato del “Ferraris”. Nel primo tempo si comporta bene anche nel duello con De Ceglie che viene stoppato nelle sue avanzate. Il Genoa, alla ricerca del pareggio, spinge di più nel secondo tempo ma il laterale destro è insuperabile. OVUNQUE

Mustafi 6,5: tanta foga, forse troppa delle volte (vedi cartellino giallo), ma è dai suoi piedi che parte il pallone che poi gonfierà la rete per il vantaggio doriano. POSSENTE

Gastaldello 7: il Capitano, è lui che comanda tutta la retroguardia della Sampdoria e lo fa in modo impeccabile. Il suo diretto avversario non prevale mai, l’esperienza e la voglia di vincere sono determinati. Alla fine per il 28 e compagni è festa. LEADER

Regini 6,5: sulla fascia sinistra l’ex Empoli spinge abbastanza, ma deve stare attento anche alle ripartenze genoane: Konate e Antonini vengono arginati bene. Un’ottima partita per il giovane blucerchiato che ormai si sta adattando molto bene al suo “nuovo” ruolo. CONFERMATO

Krsticic 6: il numero 10 blucerchiato disputa una partita molto in ombra. In mezzo al campo il serbo non riesce ad incidere e viene sopraffatto dalle trame rossoblù. Il suo è un lavoro sporco, ma una maggiore spinta non guasterebbe. GENEROSO (dal 89’ Renan S.V.: cambio tattico per perdere qualche secondo)

Palombo 7: è del numero 17 il primo brivido di questo derby della Lanterna, la sua punizione, al 7’ minuto, si spegne di pochi centimetri a lato con Perin immobile. Nonostante l’età il centrocampista di Ferentino corre come se fosse ancora un ragazzino: combatte su ogni pallone e sventa possibili pericoli. REDIVIVO

Gabbiadini 6,5: l’attaccante di Calcinate non fa molto, si sacrifica molto, ma la via del tiro è sempre ben chiusa dai difensori del Genoa. La ripresa, invece, è più frizzante: sulla fascia destra gode di un certo spazio e prova a far male nelle veloci ripartenze doriane. I rossoblù sono costretti a fermarlo con dei falli. SCINTILLANTE

Eder 6,5: assist man e tanto altro. Il 23 brasiliano va a prendersi palla per poi ripartire a tutta velocità. Il pallone che serve al compagno Maxi è semplicemente perfetto. Burdisso e Matuzalem provano a staccargli una gamba su una ripartenza: la stanchezza e le botte ricevute costringono Eder a lasciare il campo. PENETRANTE (dal 78’ Sestu S.V.: avrebbe sul piede destro l’occasione per chiuderla definitivamente: svirgola malamente, peccato!)

Soriano 6: primo tempo impalpabile per il giovane di Darmstadt che non riesce ad entrare in partita nei primi 45’ minuti. Si limita al “compitino”, dedicandosi quasi esclusivamente alla copertura. Anche nella ripresa il copione non cambia di molto: è lui il primo sostituto dei blucerchiati. LIGIO (dal 72’ Obiang 6: cambiano gli interpreti, ma la sostanza no. Lo spagnolo sembra abbastanza teso, entra in punta di piedi e cerca di mettere ordine in mezzo al campo. UTILE)

Maxi López 8: è appena arrivato, o meglio, tornato e mister Mihajlovic lo butta subito dentro nella partita più importante del campionato. È ispiratissimo fin dai primi minuti e la rete del vantaggio al minuto 24 fa esplodere la Sud. Meglio di così non poteva ripresentarsi. Si sacrifica moltissimo anche in fase difensiva: recupera palle preziose, la sua voglia è incontenibile. MATTATORE

Allenatore, Sinisa Mihajlovic 8: “Vincere non è importante ma l’unica cosa che conta”, aveva detto il tecnico blucerchiato alla vigilia del match. Alla fine è stato proprio così: i suoi ragazzi gli hanno regalato una vittoria fondamentale per il proseguo del campionato. A vincerla, però, è stato anche lo stesso Sinisa che ha sorpreso tutti, mandando in campo dal 1’ minuto Maxi Lopez: ci ha creduto fin dal primo momento e il numero 7 con la cresta lo ha ripagato immediatamente.

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