2015
Pagelle Frosinone-Samp 2-0: Moisander colpevole, Cassano unica luce
Viviano 5 – Finché deve impegnarsi sulle parate semplici, c’è sempre. Soddimo è quello che lo sollecita di più nella prima frazione, ma nessun grave pericolo. Si ha l’impressione che sull’1-0 possa fare qualcosina di più, visto che il colpo di testa di Paganini è ravvicinato, ma è praticamente su di lui. Peggio sul 2-0, dove prima accenna l’uscita e poi si ferma. A quel punto è nella “terra di nessuno” e Dionisi lo punisce con il lob.
Pedro Pereira 6 – Della difesa, sembra l’unico a non crollare del tutto. Evita anche il 3-0, quando Ciofani è solo davanti a Viviano e lui si trasforma in un Maldini d’annata con un tackle d’emergenza. Il portoghese è anche l’unico esterno a spingersi in avanti: meglio guardare altro per i colpevoli.
Moisander 5 – Se si parla di colpevoli, il nome di Moisander esce (sfortunatamente) un’altra volta. L’aver saltato la preparazione estiva probabilmente ha condizionato la sua intesa con i compagni, sempre diversi: prima Silvestre, poi Zukanovic, oggi Regini. Ha la colpa di lasciare Dionisi in gioco sul 2-0.
Zukanovic 5 – Costretto dalle assenze, Zenga lo ripiazza sull’out mancino per far spazio a Regini difensore centrale. Scelta poco saggia, visto che Zuka non ingrana. Nello stesso ruolo con cui si è consacrato al Chievo sembra un fantasma. All’inizio regge Paganini, ma il giovane frusinate lo mette all’angolo (dal 37′ s.t. Cassani s.v. – Bentornato in campo, anche se non nel momento migliore. Chissà se si riprenderà il posto da titolare).
Regini 5.5 – Torna titolare dopo molto tempo. Le assenze di Mesbah e Silvestre gli consentono di rivedere il campo. Lui non fa nulla per meritarsi un elogio o qualche infamia. Prova senza infamia, né lode. Come buona parte della gara della Samp, prima del crollo.
Ivan 5 – Onestamente si poteva avere più di un dubbio su di lui nella posizione di play. Non tanto per la tecnica, ma perché il fisico è ancora da sviluppare. Al posto dello squalificato Fernando e dell’acciaccato Palombo, lo slovacco fa un paio di errori di troppo e non verticalizza mai (dal 20′ s.t. Correa 5.5 – Togliendo Ivan, la scelta è quella di rischiare l’imbarcata pur di evitare la sconfitta. In quel marasma tattico che è la Samp di fine gara, prova un paio di giocate e dimostra un certo nervosismo con Rosi. Non fa peggio di chi l’ha preceduto).
Soriano 5 – Nei primi 20′, è l’uomo che con Cassano anima la Sampdoria. Diverse percussioni e l’impressione che Fantantonio l’abbia tecnicamente preso in simpatia, visti i continui scambia. Poi anche lui si eclissa alla lunga, forse gli manca un po’ di personalità per guidare il gruppo non solo tecnicamente, ma anche psicologicamente. Sull’1-0 ha la grave colpa di dimenticarsi Paganini, che stacca da solo e lo anticipa.
Carbonero 5.5 – Alla prima gara da titolare, viene proiettato in un modulo dove deve fare un lavoro che non gli appartiene. Mezzala o esterno offensivo, deve rimanere molto indietro in fase d’impostazione per aiutare il giovane Ivan. Lotta, ahimè invano. Si becca anche un giallo e la sua prima in blucerchiato dal 1′ diventa un ricordo amaro.
Cassano 6 – Zenga a sorpresa lo sceglie dal 1′ per la prima volta in questa stagione. Con la sua presenza in campo, la Samp si schiera con un 4-3-3 e Fantantonio falso nueve. Forse è l’unico (o quasi) salvabile da questa trasferta di Frosinone, visto che i palloni interessanti passano tutti dai suoi piedi. Non si muove, ma con quel cervello calcistico non sembra averne bisogno.
Éder 5 – I primi minuti fanno capire quanto sia motivato contro la sua ex squadra: tante accelerazioni e un cambio di fronte continuo in attacco. Peccato che segua poco a tutto questo: l’accelerazione è sempre pronta, ma purtroppo gli spazi sono ridotti e non è neanche in giornata. Meglio dimenticare questo primo ritorno a Frosinone da blucerchiato.
Muriel 5 – La definizione “tanto fumo e niente arrosto” gli calza a pennello. Probabilmente è il blucerchiato con più tiri in porta – insieme a Soriano – dell’intera giornata, ma centra un palo al 5′ (sfortunato) e poi conclude senza mai mettere veramente paura a Leali. Il ruolo da ala in un 4-3-3, per giunta contro una squadra così chiusa, non sembra essere adatto a lui (dal 37′ s.t. A. Rodriguez s.v. – Altra comparsata, stavolta per cercare una rimonta impossibile. Giusto il tempo di prendersi a spallate con Blanchard).
Frosinone (4-4-2):
Leali 6; Rosi 6, Blanchard 6, Diakité 6.5, Crivello 6; Paganini 7, Chibsah 6.5, Gucher 6 (dal 35′ s.t. Gori s.v.), Soddimo 6.5 (dal 22′ s.t. Sammarco 5.5); Dionisi 6.5 (dal 40′ s.t. Carlini s.v.), D. Ciofani 6.5.