2015

Pagelle Chievo-Samp 2-1: Muriel al debutto (con gol), follia Wszolek

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Viviano 6 – Nessun errore particolare. I due gol non sono neanche colpa sua: sul primo c’è la deviazione di Romagnoli, sul secondo è quasi uno shoot-out contro Meggiorini.

Wszolek 4.5 – Il problema è sempre lo stesso, quello che il polacco ha manifestato da quando è arrivato in Italia. Si impegna, lotta, magari ti convince anche che la sufficenza sia la sua dimensione. Avrebbe anche messo in difficoltà Zukanovic, ma poi arriva – puntuale come a Udine e nella trasferta di Milano – l’errore. Non è più una questione di esser utili, ma di star concentrati. E l’errore sul 2-0 è di una gravità inaudita.

Silvestre 5.5 – Meggiorni è sempre sotto il suo occhio vigile. L’unica volta in cui è impegnato in attacco ha la sfortuna che Meggiorini segni.

Romagnoli 6 – Botta non è un cliente particolarmente difficile. Il giallo finale è di pura frustrazione.

Mesbah 5 – Poca, poca spinta in avanti. L’occasione sprecata a metà ripresa fotografa benissimo la giornata blucerchiata: un mancino impreciso e alto a tre metri dalla porta. Non si possono mancare queste chance, specie in queste giornate povere di occasioni.

Acquah 6 – Tornato dalla delusione della finale in Coppa d’Africa, Mihajlovic gli consegna subito una maglia da titolare. E lui dimostra di saper stare in campo: speriamo possa confermarsi durante il resto della stagione. Almeno combatte. Cosa non da poco oggi.

Palombo 5.5 – Non ci sono grandi sbavature, ma è facile notare come il centrocampo manchi di un regista ficcante. Specie contro squadre così bloccate. E Palombo non è l’uomo adatto per questo compito, dimostrandolo ampiamente nei primi 60′. Non è un caso che Mihajlovic lo sposti a fare il difensore centrrale nel finale, dove si riscatta nel finale su Paloschi.

Duncan 5.5 – Tanti calci piazzati presi, quasi nessuno di essi è pericoloso. Non gli manca il calcio, ma la precisione.

Correa 5.5 – Il suo esordio nel calcio italiano arriva in una fredda serata al Bentegodi. Sulla proprietà tecnica non si discute: lo dimostra con un paio di numeri anche sul terreno insidioso di Verona. Gli manca confidenza e cattiveria: solo giocando potranno arrivare. Si sogna un nuovo Veron e ci vuole pazienza. Altrimenti il rischio Rodriguez è dietro l’angolo… (dal 1′ s.t. Muriel 6 – Torna  ed esordisce con la maglia blucerchiata in un momento difficile. Questi 45′ servirebbero solo come test, ma alla fine trova pure il gol del 2-1: è la prima rete dopo 364 giorni. Un’unica domanda: sicuri che debba batterli lui gli angoli?).

Bergessio 5 – Imbottigliato nel trio difensivo del Chievo, non trova mai lo spazio che vorrebbe. E anche quando c’è qualche rivolo di campo, non lo sfrutta molto bene.

Eto’o 6.5 – Nel buio pesto del gioco blucerchiato, tocca a lui svariare e caricarsi addosso molte responsabilità. Cerca di consolare Wszolek dopo l’errore che costa il 2-0. Fornisce l’assist per il gol di Muriel con un numero da cineteca. E infine sfiora il 2-2 con un destro a giro alto non di molto. Non basta, ma apprezziamo lo sforzo.

Chievo (4-4-2)
Bizzarri 6; Frey 6 (dal 30′ s.t. Gamberini s.v.), Dainelli 5.5, Cesar 6, Zukanovic 6; Schelotto 6.5 (dal 21′ s.t. Mattiello 6), Izco 6.5, Hetemaj 6.5, Birsa 6; Botta 6, Meggiorini 6.5 (dal 14′ s.t. Paloschi 6).

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