2015

Pagelle Atalanta-Samp 2-1: difesa in bambola, Carbonero entra bene

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Viviano 5.5 – Strano a dirlo, ma colleziona una serie di rinvii sbagliati che non sono degni di lui e del suo piede mancino. Non commette nessun errore grave in porta e sui due gol ha colpe relative.
 
Pereira 5 – Lungi da noi mettergli la croce addosso, ma le critiche servono anche a crescere. Il suo primo tempo è di pura sofferenza: El Papu Gomez lo manda spesso fuori tempo. Nella ripresa soffre di meno, ma ormai la gara si è messa su brutti binari (dal 32′ s.t. Carbonero 6 – Finalmente Zenga gli dà qualche minuto. Così, tanto per capire se si è adattato alla nuova realtà. Per aver giocato solo un quarto d’ora, l’impatto è stato buono: speriamo di vederlo più spesso in campo).

Moisander 5 – Da notare come il finlandese non sia nuovo ai rinvii sbagliati. Da uno di questi svarioni, è nato l’1-1 della Roma. Prende le misure con le svirgolate già al 3′, quando un suo errore smarca Pinilla su cross leggero di Dramé, con il cileno che non ne approfitta. Lo schema si ripete al 6′, quando stavolta Moisander trova la porta: quella sbagliata.

Zukanovic 5 – Visti quanti spioventi si sono sofferti in area, qualche colpa ce l’ha anche lui. Tuttavia, non è che Denis o Pinilla lo facciano soffrire più di tanto. Si prende un giallo per una simulazione da premio Oscar di Moralez. Nel finale, poi, decide che non è più il caso di difendere e molla Denis nell’azione del 2-0.
 
Mesbah 5.5 – Il migliore della difesa ospite, se non di tutta la gara tra i blucerchiati. Uno dei pochi a salvarsi, visto che Moralez dalle sue parti ci prova, ma non gli crea grattacapi enormi. Fino a un certo punto è l’unico sufficiente, poi a metà ripresa si perde e non sale più con ordine.
 
Barreto 5 – Tanta, tanta sofferenza per lui. Tra il fine lavoro di Kurtic, le discese di Dramé e l’estro Di Gomez, nel primo tempo viene travolto insieme a Pereira. Quando la tempesta finisce, comunque non sembra riprendersi di fronte all’arrembante terzetto di centrocampo dei padroni di casa.
 
Fernando 5.5 – Lotta un po’ e avrebbe anche maggiori mezzi tecnici rispetto al dirimpettaio De Roon, ma è una gara sopratutto d’intensità e allora c’è poco spazio per la sua qualità.
 
Soriano 6 – Tanti tocchi, ma poche ripartenze alla sua maniera. Dal suo piede parte un tiro che porterebbe al miracoloso 1-1, ma Sportiello tira fuori il miracolo della serata. Nel finale tira fuori il gol della bandiera che gli regala anche la sufficienza, ma ci si aspetta di più da lui.
 
Correa 5.5El Tucu può certamente fare meglio, ma nella grigia serata bergamasca non è tra i peggiori. Un paio di discese palla al piede, qualche spunto e una bella azione all’11’, dove fa tutto benissimo tranne il tiro. Ci sarà tempo per crescere, ma lui non deve aver paura di sbagliare (dal 16′ s.t. Rocca 5.5 – Il suo ingresso ribadisce l’intenzione di Zenga di puntare sulla linea verde. Intanto il classe ’96 viene mandato in campo e fa il suo esordio in Serie A. Per l’assalto finale viene spostato da terzino destro e limita i danni da fuori ruolo).
 
Éder 5.5 – Non mettiamo in dubbio l’impegno, quello no. Bisogna però ricordarsi che l’italo-brasiliano non può esser decisivo ogni sera. Ha tre occasioni: in due centra Sportiello, in quella più facile mette alto. Peccato.
 
Muriel 4.5 – Comincerei a preoccuparmi. Dopo le due grandi prove di agosto, Muriel sembra scomparso. Malino con il Bologna, male con Torino e Roma. E stasera è andata anche peggio, nonostante abbia agito da seconda punta e si sia evitato la marcatura strtta della coppia Paletta-Toloi (dal 24′ s.t. Cassano 5 – La sua chiamata in campo era una mossa da sfruttare forse prima, salvo eventuali condizioni fisiche ancora da migliorare. Il pubblico di Bergamo lo prende di mira e lui dimostra di non esser proprio sereno, beccandosi con il guardalinee).

Atalanta (4-3-3):
Sportiello 6.5; Bellini 6 (C), Toloi 6.5, Paletta 6, Dramé 6.5; Kurtic 6.5 (dal 28′ s.t. Cigarini 6), De Roon 6.5, Grassi 6.5 (dal 16′ s.t. Migliaccio 5.5); Moralez 6.5, Pinilla 5.5 (dal 31′ s.t. Denis 6.5), A. Gomez 8.

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