2015

Paco Soares: «Avrei giocato nella Samp se fosse rimasto Boskov»

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Lo straordinario campionato Uisp con la maglia del Samp Point-Bar del Borgo ha rievocato i fasti della carriera sfortunata di Paco Soares, a partire dal provino proprio con la Sampdoria nell’estate ’97. L’unica sua ancora di salvezza era Vujadin Boskov, che aveva sostituito Menotti sulla panchina doriana: «In quella squadra c’erano Mihajlovic, Signori, Montella, Veron, Balleri. Ma Boskov mi fece esordire , feci il gol contro il Parma, 2-2, e in porta c’era Buffon, che quell’anno faceva impazzire pure Ronaldo. Boskov diceva che avevo bisogno di continuità per crescere. A fine stagione mi convocò in sede, in piazza Campetto, e mi disse che se lui fosse rimasto avrei avuto un posto nella rosa. Partii per il Brasile, ma al mio ritorno lui non c’era».

 

Comincia così, dunque, una serie interminabile di trasferimenti in giro per l’Italia, tra cui Empoli e Fidelis Andria: «Vado in prestito e faccio bene nel precampionato. Giuro: i tifosi venivano a vedere me. Ma poi finisco in tribuna senza spiegazioni. In quelle situazioni è la tua società che deve fare i tuoi e i suoi interessi, il procuratore che deve aiutarti. Poi – continua Soares al Secolo XIX – Andria e la Serie B, perplesso, ma faccio bene. Mi infortuno però, salto il finale e le partite decisive. Torno a Genova: Spalletti è passato ma nemmeno Ventura mi vede. Finisco a Carrara, c’era Fiorin ex Genoa che mi diceva di pensare al resto perché alla difesa ci avrebbero pensato i miei compagni. Vado a Lucca e scoppia il caso dei assaporati falsi, vado sotto processo ed esco pulito ma col morale a pezzi. A 21 anni avevo intenzione di smettere. Risolvo allora il contratto con la Sampdoria». 

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