2014
#OSTISergionemio…
Se un attaccante non si giudica da un rigore, un portiere da qualche incertezza o da qualche errore in un anno non certo da ricordare negli almanacchi blucerchiati. Ma Sergio Romero, numero uno della Nazionale Argentina, non quella delle Filippine (non strumentalizzate le mie parole…) è stato giudicato per qualche sbaglio dimenticando le tante parate da tre punti di quello stesso anno. Ma il giudizio nei suoi confronti è sempre stato ‘pilotato’ e accettato dai tifosi (come nel caso di capitan Palombo) da una parte oscura della società che dietro il falso problema dell’ingaggio (recepito ogni santo fine mese per ‘colpa’ di un contratto regolarmente offerto e controfirmato) ha cercato in tutti i modi di screditarlo, renderlo inutile, un peso per la Sampdoria. Gli hanno preferito Da Costa e Fiorillo e non aggiungo altro. Lo hanno mandato al Monaco, dove non ne avevano bisogno, dove ha giocato pochissimo, dove però non ha perso la fiducia di Sabella che gli ha tenuto la maglia dell’albiceleste in caldo per il Mondiale. Laggiù ha parato di tutto anche i rigori. Si è arreso solo davanti alla Germania. Poi è voluto tornare a Genova, altro che Premier League… Beh sì certo, lui avrebbe rifiutato il Liverpool e anche il Manchester Utd. Qualcuno ci ha creduto, altri forse ci credono ancora. La realtà è un’altra.
Spero che ora tutti voi siate convinti. Siate nuovamente per Sergio nel bene come nel male. Della serie: “Io l’avevo detto…”. O se preferite: “E’ stato risolto un nuovo caso Palombo”. Sì, lo sottolineo ancora. Grazie Sinisa Mihajlovic e non solo per la Champions League. Grazie perché da noi ti puoi permettere di non guardare in faccia nessuno, fare di testa sua, scegliere per il meglio. Ha voluto al suo fianco capitan Palombo e ha avuto ragione (abbiamo avuto ragione…). Ricordo ancora i tifosi contro Angelo, le accuse di non voler lasciare la baracca, uno stipendio sicuro e anche di non aver orgoglio. E invece era una scelta di vita. Voleva stare qui, indossare questa maglia e dimostrare di poter dare ancora tanto. Il discorso fino a prova contraria vale anche per Sergio, poi a gennaio vedremo quale sarà la valutazione di Ferrero, se riuscirà a darla. Spiace per Emiliano, per il suo nuovo infortunio ci mancherebbe, ma sono felice perché giustizia è fatta. Ora la Sampdoria ha il portiere più forte tra i pali. Un numero uno che forse ha bisogno di stimoli particolari, tanta fiducia e un allenatore Generale, quello che probabilmente non era Ferrara, non erano Peruzzi e Chimenti. Carattere strano il suo, faccia da duro e come dice una mia amica con un gran fondo schiena. Serve anche quello per guadagnarsi le prime pagine dei giornali, riuscire a tornare nel suo stadio e trasformare i fischi in applausi…
Oh Romero, ma perché solo adesso Romero? Se devo combattere per te continuerò a farlo…