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Osti: «Per la Sampdoria il prossimo mercato sarà di fantasia»
Sampdoria, il ds Osti: «Pronti a ripartire in sicurezza. Mercato? Sarà di fantasia, i soldi da spendere sono pochi»
Carlo Osti, direttore sportivo della Sampdoria, ha parlato in esclusiva ai microfoni di Tuttosport parlando del prossimo mercato, ufficialmente il primo dopo aver vissuto la pandemia Coronavirus, e della ripresa del campionato.
RIPRESA – «Siamo pronti a ripartire, i nostri giocatori ora mordono il freno. Con le dovute precauzioni la Samp è pronta a riaccendere i motori. Il campionato sarà completamente diverso, le partite che decidono la stagione si giocheranno in un periodi inusuale, difficile dire cosa succederà».
CALCIOMERCATO – «Molti giocatori hanno situazioni personali in stand-by, si prenderanno decisioni in corsa che solitamente si prendono a gioco fermo. Una finestra di mercato lunga altererà poco le normali dinamiche di un club. Si dovranno fare i conti con perdite ingenti, ma al momento nessuna previsione. Quello della Sampdoria sarà un mercato di fantasia, i soldi da spendere sono pochi. Per noi sarà fondamentale la valorizzazione del settore giovanile».
RINNOVO – «Chiamate di altri club? Solo voci. Ora è tutto bloccato, a ogni livello, e quindi anche il mio rinnovo. Non vedo Ferrero dalla partita col Verona, a marzo. Ho un ottimo rapporto col presidente, lui peraltro collabora con gli stessi uomini da molti anni, e io sono molto affezionato alla Sampdoria».
ALLENATORI – «Sono stati commessi degli errori e anche noi dirigenti dobbiamo fare un bell’esame di coscienza e tenere conto in futuro delle scelte sbagliate compiute per non ripeterle più. Il passaggio da Giampaolo a un altro tipo di allenatore è stato un cambio tecnico epocale che ha avuto pesanti ripercussioni sul rendimento della squadra. Per fortuna Ranieri è riuscito a mettere una grossa pezza ad una situazione particolarmente delicata. Gran signore e grande allenatore, in poco tempo ci ha rimesso in piedi. Al prossimo campionato avrà il vantaggio di partire dall’inizio e non è cosa da poco».