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Osti: «Il mercato non è chiuso. La Sampdoria sta cambiando faccia»

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Carlo Osti ha parlato prima del match contro la Fiorentina: le dichiarazioni del direttore sportivo della Sampdoria

Carlo Osti, direttore sportivo della Sampdoria, ha parlato ai microfoni di Sky Sport prima del match contro la Fiorentina.

SERIE A – «È successo che abbiamo avuto una partenza sbagliata. Non tanto a Torino dove era prevedibile perdere ma ci è mancato il coraggio e la prestazione non è stata all’altezza. Quella brutta è stata la partita con il Benevento perché ci siamo fatti rimontare in casa. Meglio che arrivino all’inizio perché abbiamo tempo di rimediare. Dobbiamo riflettere su queste partite che non pensavo che andassero in questo modo».

MERCATO – «Non è chiuso il mercato in generale. C’è stato un grande immobilismo fino all’ultima settimana. Il Covid ha condizionato il mercato e chiaro che adesso si cerca di correre ai ripari. Noi avevamo individuato carenza di qualità speriamo di darla con Adrien Silva e Candreva. Cercavamo Keita Balde ed è arrivato. La squadra sta cambiando faccia. Non è facile trovare l’amalgama in poco tempo, ma il tempo c’è. C’è la sosta e questo gioca a nostro favore».

RAMIREZ – «Questa è una bellissima domanda, ti saprò dire lunedì sera. Il mercato è aperto e non mi sento di escludere niente».

FAZIO – «Intanto è chiaro che l’idea Fazio si può sviluppare solo con l’uscita di Colley. Fazio ha un contratto di due anni con la Roma ed è elevato dal punto di vista economico e dovremo trovare un punto di intesa».

BONAZZOLI – «Ha rinnovato da poco con noi quindi ha allungato per cinque anni. Ripeto, in questo momento tutte le squadre stanno cercando di completare le rose. A noi fa piacere che abbia richieste e sia appetito, significa che è un giocatore forte, stiamo a vedere cosa succederà nei prossimi giorni».

RANIERI – «Per quanto riguarda Ranieri penso che non potremmo averne uno migliore sotto ogni aspetto per come sta gestendo questi giorni di mercato in maniera molto british. Un altro avrebbe potuto essere più agitato. Lui lavora sempre tranquillamente e la sa trasmettere alla squadra. Con lui saremo tutti più tranquilli».

DAMSGAARD – «Noi lo abbiamo preso perché siamo convinti che sia di grandissime prospettive, deve ambientarsi è giovane e non conosce il calcio italiano. Mi sembra che abbia già capito tante cose. I ragazzi vanno aspettati e non bruciati, vanno capiti i tempi di cui hanno bisogno per poter arrivare a dimostrare il loro valore».

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