2015

Osti: «Gli obiettivi non si sbandierano, si raggiungono»

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Terminata la conferenza stampa di presentazione del difensore Ezequiel Munoz, il direttore sportivo della Sampdoria Carlo Osti ha fatto il punto della situazione ai microfoni di Samp Tv.

Non solo calciomercato: gli obiettivi stagionali, nonostante le smentite di rito, è inevitabilmente mutato alla luce dei risultati raggiunti sul campo e con le grandi operazioni fatte: questo sarebbe chiaro anche a un cieco. In ogni caso il direttore sportivo continua a mantenere la linea del basso profilo. «L’obiettivo stagionale non cambia. Come detto sin dall’estate scorsa, è sempre quello di cercare di rimanere nella parte sinistra della classifica e ci siamo. Poi è chiaro, adesso siamo in una posizione che nessuno si sarebbe aspettato, siamo lì a dare fastidio a squadre più attrezzate di noi che hanno avuto delle difficoltà nel girone di andata, squadre che hanno fatto una seconda campagna acquisti per cercare di raggiungere le posizioni che danno accesso alle coppe europee. Noi però giochiamo con la massima serenità, senza l’assillo di avere particolari obiettivi da raggiungere. Io dico sempre che gli obiettivi non si sbandierano, ma si raggiungono».

Messe subito a tecere le voci di un Mihajlovic insoddisfatto e quasi infastidito dalla campagna acquisti appena conclusa e dal clamore mediatico suscitato. «La campagna acquisti ha soddisfatto senz’altro il mister, c’è stata una grande condivisione tra società e allenatore, abbiamo cercato insieme di raggiungere gli obiettivi di mercato che abbiamo rfissato e questo credo sia molto importante. Il presidente mi ha messo a disposizione grandi risorse e e questo mi ha permesso di fare un grande mercato. Questo è il segnale che c’è una società molto forte alla spalle, dove ognuno sa quello che deve fare».

Non solo prima squadra: tante le operazioni per il futuro: «È chiaro che una società che vuole avere un grande futuro deve lavorare sui giovani, perciò abbiamo cercato di colmare alcune lacune nelle varie squadre del Settore Giovanile e speriamo di esserci riusciti, di avere preso dei ragazzi bravi che possano crescere nella Sampdoria: mi auguro ci siano tanti ragazzi che riusciranno a vestire la maglia della prima squadra con il tempo».

Le grandi operazioni però non sono soltanto quelle in entrata: alle volte gli acquisti migliori si fanno trattenendo i calciatori più talentuosi già in squadra, quelli che inevitabilmente hanno più mercato. «La Sampdoria è riuscita sia l’estate scorsa che adesso a trattenere dei prezzi pregiati che hanno avuto richieste da importanti club europei. Certe volte si pensa solo a chi si compra, ma bisognerebbe pensare anche che trattenere qui un giocatore richiesto da tante squadre è molto significativo: significa che questa proprietà vuole consolidarsi e raggiungere determinate posizioni nel panorama calcistico nazionale, vuole assestarsi a certi livelli e ci vuole rimanere, altrimenti non si farebbero certi sforzi».

In chiusura, una battuta su Joaquin Correa e Stefano Okaka, due giocatori per motivi diversi molto discussi fino adesso: «Correa è un trequartista, è un giocatore tecnicamente molto dotato che può giocare anche esterno. Si sta ambientando molto bene, si sta inserendo molto bene dal punto di vista tecnico e credo che molto presto sentiremo parlare di lui. Di Okaka invece non voglio più parlare: la volontà dell’agente del calciatore è stata di riparlarne a giugno e quindi a giugno valuteremo cosa fare, sulla base di tante situazioni che valuteremo insieme».

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