2014

Osti fissa gli obiettivi: «Migliorare il rendimento, crescere abbattendo i costi»

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Terminato il campionato e dopo una settimana di riposo, è tempo di mettersi a lavoro. Lavorare per programare il futuro, per migliorarlo il più possibile, seguendo il percorso più congeniale. Il direttore sportivo della Sampdoria Carlo Osti ha rilasciato una lunga intervista al quotidino Il Secolo XIX, in cui ha parlato della Sampdoria che verrà, tra obiettivi futuri, calciomercato e ambizioni.

Punto di partenza, lla volontà di migliorare i risultati sul campo: «Le ultime due stagioni sono state caratterizzate da un’alternanza di alti e bassi. Vorremmo concludere una stagione in maniera più lineare anche se siamo consapevoli che lavorare con i giovani ci espone a qualche rischio. Bisogna esserne coscienti».

Si passa a quello che forse è l’argomento più succoso e che più preme ai tifosi: il calciomercato. Il bilancio prima di tutto, come sempre; prima le cessioni e poi i nuovi innesti. E magari, rimandare i giudizi alla fine del campionato. Del resto, Okaka docet: «Io ho degli obblighi precisi verso il Cda e la proprietà, devo produrre un certo attivo a livello di mercato. Quindi si parte sicuramente dalle cessioni e poi si vedrà come si svilupperà il mercato. Non significa che la Samp che costruiremo non sarà competitiva. La storia degli ultimi mercati dice che alla fine sono state concluse operazioni che all’inizio sembravano impossibili. I calciatori che acquisteremo devono soddisfare tre parametri: economico, tecnico e morale. La Samp del futuro coltiva ambizioni all’interno di una crescita che deve però passare da un’inevitabile processo di abbassamento dei costi. Mi viene in mente il mercato di gennaio: Pozzi è stato ceduto soprattutto per esigenze di bilancio ed è arrivato Okaka tra la diffidenza, e uso un eufemismo, generale. Preferirei quindi che i giudizi sui calciatori venissero espressi a posteriori».

Nella scorsa stagione la Sampdoria poteva contare su 73 tesserati: a oggi la situazione è migliorata, sono infatti “solo” 50. Tra questi, vi sono elementi come Piovaccari, Volta, Juan Antonio, Romero e Maccarone che da soli costano alla Sampdoria ben 11 milioni: «Pesano molto a livello di bilancio e non fanno parte del nostro progetto. E poi abbiamo anche a bilancio i 3 milioni lordi di Delio Rossi e il suo staff». Privandosi in blocco di loro e trovando il mister di Rimini una nuova collocazione sulla panchina di qualche club, Da Corte Lambruschini potrebbero pensare a qualche piccola sorpresa… «Sicuramente non possiamo permetterci investimenti sbagliati. Esclusi i primi 5 o 6 posti della classifica, la Serie A si è livellata molto. E oggi finire settimi o sedicesimi può dipendere dal rendimento di un solo giocatore».

In chiusura, nodo comproprietà: Gabbiadini, Fiorillo, Biabiany e… Bjarnason e Salamon: «Con la Juventus stiamo parlando, si potrebbe andare verso il rinnovo di Gabbiadini, mentre per Fiorillo valuteremo insieme. A breve dovremmo rinnovare il contratto di Biabiany per 4 anni e poi anche valuteremo con il Parma. Spesso dipende anche dalla volontà del calciatore, il suo mercato al momento è all’estero. Anche per Bjarnason dovremmo rinnovare, per cercare poi una soluzione in prestito. E dobbiamo anche vederci con il Milan per Salamon».

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