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Orlando punzecchia Ferrero: «Bando Palermo? Richiesta l’assenza di condanne»
Il sindaco di Palermo Orlando risponde a Ferrero: «Per partecipare, niente condanne o precedenti. Non l’ho incontrato, le scelte non si fanno tra quattro amici al bar»
Non sono passate inosservate le dichiarazioni di Massimo Ferrero, che due giorni fa si è sfogato per l’impossibilità a partecipare al bando per l’acquisto del Palermo. Il sindaco del capoluogo siciliano Leoluca Orlando, intercettato dai microfoni di mediagol.it, ha risposto così al presidente della Sampdoria: «Io ho pubblicato un avviso, che non è un bando – precisa subito il primo cittadino – perché deciderò io, assumendomi la responsabilità della mia scelta insieme a un esperto che ho voluto accanto a me, il presidente Guarnotta, un magistrato ma anche al tempo stesso un grande tifoso rosanero. Sceglierò evidentemente in base a rigorosissimi criteri di partecipazione che riguardano l’aspetto etico, l’assenza di condanne, di precedenti, tutta una serie di rigorosissimi criteri etici. Poi ho dato alcune indicazioni che non sono vincolanti per partecipare, ma che sono elementi di valutazione».
Oltre ai problemi con la giustizia, Er Viperetta sarebbe escluso anche perché già proprietario di un altro club: «Mi è sembrato opportuno introdurre come elemento di valutazione l’assenza di maggioranza da parte di soggetti che di fatto controllano società calcistiche professionistiche, di indicare come valutazione positiva l’azionariato popolare e di chiedere un piano triennale e non soltanto una proposta per un anno e poi vediamo come finisce. Io conto molto sulla serietà delle proposte – spiega Orlando – e sceglierò la più seria e la più conveniente per una città che ha vissuto la mortificazione della cancellazione dal campionato professionistico. Attendo che si chiuda questa vicenda per dare incarico poi all’ufficio legale del Comune di agire per danni prodotti all’immagine della città e alla tifoseria da chi ha procurato questo disastro. Non ho ricevuto domande, le domande arrivano alla posta certificata e ovviamente quando arriveranno dalla scadenza provvederò a farne un esame comparativo, spero di scegliere nell’interesse della città che ha diritto di avere il calcio e una società che non sia il pretesto per fare altre cose».
Infine, una battuta propria sulle ultime dichiarazioni di Ferrero: «Non commento le dichiarazioni degli altri. Non ho incontrato nessuno, nonostante tutti abbiano chiesto di incontrarmi. Mi rifiuto di incontrare, valuterò le proposte e deciderò spero nell’interesse della città, perché la scelta della società che deve fare rinascere il calcio a Palermo non può essere fatta da quattro amici al bar, deve essere fatta responsabilmente dal sindaco della città», ha concluso Orlando.